Abbiamo appreso nei giorni scorsi dalla stampa ciò che bolle in pentola rispetto la nuova sede comunale, che non sarebbe più costruita nell’area dell’ex fungo (dove sorgerebbe una piazza con parcheggi gestiti dalla società nominata allora da Tidei per la costruzione della sede comunale), ma nell’area dell’ex cementificio. Da quel poco che si evince, la strada intrapresa potrebbe presentare aspetti positivi che vanno incontro ad alcune obiezioni del comitato “no al Project financing” costituitosi all’indomani delle delibere che avviavano un’operazione per niente trasparente e molto discutibile. In verità quello che la stampa ha annunciato lascia in piedi molte questioni importanti e gravi. Intanto, all’indomani della notizia, aspettavamo almeno un risposta del sindaco Bacheca che chiarisse la faccenda. Lasciamo stare il rispetto che questa maggioranza dovrebbe dimostrare nei confronti dei consiglieri di minoranza: ormai siamo abituati ad apprendere le notizie dai giornali, in un atteggiamento di totale snobbismo della maggioranza. Ci aspettavamo però più rispetto nei confronti di tutti i cittadini di Santa Marinella e in particolare di quelli che hanno firmato e finanziato un ricorso al TAR contro il Project Financing e che attendono il responso delle autorità giudiziarie. Clamoroso è stato poi constatare che membri stessi della maggioranza che furono allora fra i principali promotori del comitato, ora non solo facciano accordi con il promotore, ma tengano la città all’oscuro di tali accordi prima che siano sanciti. Fra tutti il sindaco Bacheca e l’assessore Bianchi; quest’ultimo in particolare è stato tra coloro che hanno tenuto i contatti con l’avvocato Frascaroli, legale del Comitato.
Sempre pronti a sbandierare iniziative ancora di là da venire, stavolta il Sindaco e i suoi Assessori hanno operato senza spiegare niente a nessuno e senza illustrare i nodi principali: cosa prevede nel dettaglio questo accordo? Che fine faranno i beni comunali? Saranno ceduti allo stesso modo come prevedeva il project voluto da Tidei? Che succederà se il comitato dovesse vincere il ricorso al Tar? Che fine ha fatto il sequestro di alcuni computer comunali, legato come sembra proprio alle ultime fasi di assegnazioni del project? Mentre aspettavamo una risposta ufficiale su questi punti, la maggioranza preparava la conferenza dei servizi in Regione che si annuncia per domani mattina (lunedì). Evidentemente l’obiettivo è mettere la città davanti al fatto compiuto, ma noi non possiamo che dire una cosa ovvia: per quanto ci riguarda riprenderemo le fila del comitato.
Quello che come cittadini pretendiamo è la regolarità degli atti, la garanzia che siano tutelati gli interessi della città e non quelli di imprenditori privati ed un atteggiamento complessivo di onestà e trasparenza.
Paola Rocchi - Giovanni Dani
Nessun commento:
Posta un commento