In merito all’ampliamento del porto, il Partito della Rifondazione Comunista ritiene che sia la conferenza dei servizi e non certo la “Porto Romano” a dover definire i termini del progetto portuale più idoneo per S. Marinella, già aggredita dalla speculazione edilizia, con enormi problemi di viabilità, priva di strutture interne che supportino il massiccio ampliamento proposto.
Il PRC ritiene che i diritti della collettività siano debolmente difesi da questa amministrazione, a parole interessata alla conferenza di servizi ma, a quanto pare, non in grado non solo di rispondere mezzo stampa alle accuse di D'Amelio ma persino di far rispettare alla Porto Romano le graduatorie, tariffe, accessi al mare dei residenti. Se la presenta amministrazione lascia carta bianca a D'Amelio e non coinvolge i cittadini in merito a scelte così importanti, anche l'ampliamento del porto rischia di trasformarsi in un'enorme speculazione edilizia.
L’ultimo Consiglio comunale del 11 agosto 2009 ha approvato una ratifica di delibera sul versamento da parte della “Porto romano” di 30.000 euro all’avvocato del Comune, in merito all’accordo sulla nuova convenzione urbanistica stipulata dai due soggetti. Al di là della contraddizione che sia la controparte a pagare l’avvocato che cura gli interessi del Comune (come il consigliere d’opposizione Rocchi ha rilevato), rimane da spiegare che fine abbia fatto la vecchia convenzione.
Nel nuovo progetto di convenzione urbanistica presentato dalla Porto Romano, le richieste dell’imprenditore risultano accresciute con l’aumento della cubatura edificabile a “servizi turistici” (appartamenti).
L’opera faraonica, di cui non si conosce
Attualmente lo scontento dei residenti non potrebbe essere maggiore:
Il PRC continua dal 1996 a sostenere che in tutta la vicenda “porticciolo” la grande assente sia stata
Il PRC ritiene che l’interesse della Porto Romano non sia mai stato l’ampliamento ma la lucrosa gestione dell’esistente a zero spese;
Il Circolo del PRC di S. Marinella “Benedetti Michelangeli”
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