lunedì 17 agosto 2009

Il Comune “ostaggio” della Porto Romano

In merito all’ampliamento del porto, il Partito della Rifondazione Comunista ritiene che sia la conferenza dei servizi e non certo la “Porto Romano” a dover definire i termini del progetto portuale più idoneo per S. Marinella, già aggredita dalla speculazione edilizia, con enormi problemi di viabilità, priva di strutture interne che supportino il massiccio ampliamento proposto.

Il PRC ritiene che i diritti della collettività siano debolmente difesi da questa amministrazione, a parole interessata alla conferenza di servizi ma, a quanto pare, non in grado non solo di rispondere mezzo stampa alle accuse di D'Amelio ma persino di far rispettare alla Porto Romano le graduatorie, tariffe, accessi al mare dei residenti. Se la presenta amministrazione lascia carta bianca a D'Amelio e non coinvolge i cittadini in merito a scelte così importanti, anche l'ampliamento del porto rischia di trasformarsi in un'enorme speculazione edilizia.

L’ultimo Consiglio comunale del 11 agosto 2009 ha approvato una ratifica di delibera sul versamento da parte della “Porto romano” di 30.000 euro all’avvocato del Comune, in merito all’accordo sulla nuova convenzione urbanistica stipulata dai due soggetti. Al di là della contraddizione che sia la controparte a pagare l’avvocato che cura gli interessi del Comune (come il consigliere d’opposizione Rocchi ha rilevato), rimane da spiegare che fine abbia fatto la vecchia convenzione. La Porto Romano si è appropriata della vecchia darsena senza avviare l’opera di ampliamento, come era stato pattuito con la giunta di Achille Ricci nel 1996, ma è riuscita lo stesso a vincere tutti i ricorsi dal Comune di S. Marinella sul mancato rispetto della vecchia convenzione.

Nel nuovo progetto di convenzione urbanistica presentato dalla Porto Romano, le richieste dell’imprenditore risultano accresciute con l’aumento della cubatura edificabile a “servizi turistici” (appartamenti).

L’opera faraonica, di cui non si conosce la Valutazione di Impatto Ambientale, coinvolgerà l’ultima spiaggia libera nel territorio comunale di S. Marinella, il corso e la foce di due fossi, l’area alle spalle e lo specchio acqueo davanti alle ville private. L’attuale maggioranza è convinta che l’ampliamento del porto costituirà un volano economico per il nostro paese e che la popolazione residente ne trarrà vantaggio.

Attualmente lo scontento dei residenti non potrebbe essere maggiore: la Porto Romano utilizza la vecchia darsena come una proprietà a proprio uso e consumo. Il PRC ha denunciato poche settimane fa l’abuso della sbarra all’ingresso del porto per cui i bagnati si vedono vietato l’accesso che la Capitaneria dichiara libero fino alle ore 22.00. L’associazione dei diportisti locali “Mare nostro” ha per l’ennesima volta denunciato, nel corso di una assemblea pubblica tenutasi l’11 luglio 2009, che la Porto Romano continua ad ignorare gli accordi con il Comune. Se aggiungiamo i proprietari delle ville, la lista degli scontenti è talmente lunga da far pensare che gli attuali amministratori siano rimasti gli unici a ritenere D’Amelio interlocutore votato al bene della collettività.

Il PRC continua dal 1996 a sostenere che in tutta la vicenda “porticciolo” la grande assente sia stata la Regione Lazio: da quando il “decreto Dini” sottrasse alla competenze regionali alcuni piccoli porti (tra cui il porto di S.Marinella), altre Regioni (Liguria e Toscana) hanno vinto il ricorso contro il decreto e sono rientrate in possesso delle loro competenze; cosa che la Regione Lazio ha annunciato pubblicamente di fare (mozione regionale, agosto 2006) senza mai, di fatto, procedere.

Il PRC ritiene che l’interesse della Porto Romano non sia mai stato l’ampliamento ma la lucrosa gestione dell’esistente a zero spese; la Regione Lazio e il Comune di S.Marinella dovrebbero mettere in atto gli strumenti amministrativi per riappropriarsi del porto impedendo una impresa privata, evidentemente molto ben ammanicata, di ricattare la collettività a proprio esclusivo vantaggio.

Il Circolo del PRC di S. Marinella “Benedetti Michelangeli”

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