Il Circolo del PRC-FdS di S. Marinella denuncia il grave atteggiamento tenuto dalla maggioranza nei confronti delle prerogative del Consiglio Comunale, l’assemblea rappresentativa dei cittadini e prima emanazione della volontà popolare.
Discutere le interrogazioni dopo mesi dalla loro presentazione, come abitualmente si fa, già rappresenta un atto contrario a quanto stabilisce il regolamento comunale. Non convocare le commissioni consiliari (come quella sul porticciolo), dopo averle istituite su questioni centrali, rappresenta una prevaricazione, un imbavagliamento dell’opposizione e delle sue proposte.
Ma quanto accaduto relativamente alla commissione consiliare sull’ingresso libero alla Perla del Tirreno, bypassata dalla Giunta che ha deliberato l’emanazione di un bando per la gestione della stabilimento, contrariamente a quanto espresso dalla commissione e prima ancora che il Consiglio Comunale si pronunci in merito, rappresenta davvero il massimo del disprezzo delle regole, dell’opposizione e dell’intera istituzione consiliare. L’affermazioni del capogruppo del PdL Maggi, che il Consiglio comunale sia ormai un “puro atto gestionale”, è di una gravità inaudita: essa riflette una cultura profondamente antidemocratica, arrogante, allergica al controllo e al confronto dialettico, di cui ci si sbarazza come inutile orpello.
Il PRC-FdS chiede che le procedure democratiche vengano rispettate e che chi governa riconosca la centralità dell'assemblea elettiva nella vita istituzionale.
Ma quanto accaduto relativamente alla commissione consiliare sull’ingresso libero alla Perla del Tirreno, bypassata dalla Giunta che ha deliberato l’emanazione di un bando per la gestione della stabilimento, contrariamente a quanto espresso dalla commissione e prima ancora che il Consiglio Comunale si pronunci in merito, rappresenta davvero il massimo del disprezzo delle regole, dell’opposizione e dell’intera istituzione consiliare. L’affermazioni del capogruppo del PdL Maggi, che il Consiglio comunale sia ormai un “puro atto gestionale”, è di una gravità inaudita: essa riflette una cultura profondamente antidemocratica, arrogante, allergica al controllo e al confronto dialettico, di cui ci si sbarazza come inutile orpello.
Il PRC-FdS chiede che le procedure democratiche vengano rispettate e che chi governa riconosca la centralità dell'assemblea elettiva nella vita istituzionale.
Circolo del PRC-FdS “Benedetti Michelangeli”
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