“Poco più di un anno fa l’allora candidata di centrodestra alla carica di governatrice del Lazio prometteva di rivoluzionare la sanità della nostra regione, intervenendo primariamente sull’abbattimento dei tempi delle liste d’attesa. Quando, dopo la sua elezione, ha assunto anche la carica di commissario ad acta alla sanità, la presidente Polverini ci ha subito chiarito che per lei rivoluzione equivaleva a smantellamento e che le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale erano solo parole al vento. A testimoniarlo la denuncia fatta oggi dalla Fials, durante l’audizione in commissione sanità: i tempi di accesso a determinate prestazioni sanitarie sono lievitati in modo esagerato, in barba ad ogni legge. Più di 3 anni per un ecodoppler alla Asl di Latina mentre per una risonanza alla colonna, effettuabile solo in sei centri della regione, l’attesa può variare dai 12mesi dell’Asl RmD ai 4 dell’Asl RmB. Tutto questo a danno dei cittadini e del loro sacrosanto diritto alla salute e a vantaggio di quei medici degli ospedali che indirizzano i pazienti verso i propri studi privati. Una vera vergogna su cui vorremmo si esprimesse proprio la presidente Polverini”. E’ quanto dichiarano, dopo aver preso parte ai lavori della Commissione sanità, Ivano Peduzzi, capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, e Fabio Nobile, consigliere regionale FdS.
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