mercoledì 23 aprile 2008
Dalle "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana"
Albino Albico
Di anni 24 – operaio fonditore – nato a Milano il 24 novembre 1919 -. Prima dell’8 settembre 1943 svolge propaganda e diffonde stampa antifascista – dopo tale data è uno degli organizzatori del GAP, 113a Brigata Garibaldi, di Baggio (Milano), del quale diventa comandante -. Arrestato il 28 agosto 1944 da militi della "Muti", nella casa di un compagno, in seguito a delazione di un collaborazionista infiltratosi nel gruppo partigiano – tradotto nella sede della "Muti" in Via Rovello a Milano – torturato – sommariamente processato -. Fucilato lo stesso 28 agosto 1944, contro il muro di Via Tibaldi 26 a Milano, con Giovanni Aliffi, Bruno Clapiz e Maurizio Del Sale.
Carissimi, mamma, papà, fratello sorella e compagni tutti,
mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione. Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra cara e bella Italia.
Il sole risplenderà su noi "domani" perché TUTTI riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi.
Voi siate forti come lo sono io e non disperate.
Voglio che voi siate fieri ed orgogliosi del vostro Albuni che sempre vi ha voluto bene.
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Il 25 aprile al monumento ai caduti con le nostre bandiere e il nostro orgoglio.
Perché i morti non sono tutti uguali.
Perché oggi più che mai RESISTENZA!!!
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6 commenti:
potreste fare anche a meno di attaccare i vostri manifesti davanti al bar punico dove ci si attaccano quelli per i morti bisogna avere rispetto!!!
si ok tutto bene. ma la nostra è tuttora una democrazia incompiuta perchè manca la libera informazione! E non lo dico io ma tutto il mondo che ci sta prendendo di nuovo per il c...!
Parlo dei grandi media controllati dai gruppi di potere (economici e politici) che siedono nei consigli di amministrazione delle maggiori testate.
Vorrei vedere come si può fare il giornalista vero in queste condizioni! Se sei dipendente di chi ti paga per informare lo fai come vuole lui sennò vai per stracci... poi se sei deficiente è un altro conto!
E poi c'è lo sperpero di denaro pubblico e soprattutto abbiamo di nuovo e per la terza volta al governo il campione del mondo del conflitto di interessi con la complicità di una sinistra che dire arcaica è dire poco.
Tutti questi insieme non sanno andare neanche un passettino più in la della solita retorica come abbiamo visto oggi per l'ennesima volta... che strazio!!!
Mio nonno Francesco, ex partigiano, si sta rigirando nella tomba. Pace all'anima loro e famo pace noi... ma col cervello!
rojo
x gino: perché il manifesto del 25 aprile non ricorda anche i morti che hanno contribuito a ridarci la libertà?
ci sono altri posti dove attaccarli e in modo ufficiale se si deve ricorsare qualcuno fatelo bene nn con vecchi cartelli reciclati ed in siti inadeguati.grazie
Caro gino, come avrai notato il manifesto che ricordava l'appuntamento per celebrare il 25 aprile al Monumento dei Caduti era messo a fianco dei necrologi e non sopra. Quindi non capisco questa sterile polemica. Ossia, penso di capire che è il testo del manifesto che ti ha infastidito e non dove è stato affisso...... Credo comunque, che invece di polemizzare e attaccarci sopra stupidi fogliettini, avresti potuto partecipare alla manifestazione.
Ne saresti uscito più ricco.
Ti aspetto il prossimo anno.
Alessandro
il contenuto l ho letto e sono anche venuto alla celebrazione quindi nn fantasticare.....ho detto queste cose perche' anche il manifesto della vostra candidata non vincente a sindato l ho visto attaccato vicino ad i manifesti delle persone defunte quindi potrei pensare vista la tua spiegazione che l avete attaccato li per farla santa subito....o perche' attaccate senza pensare...cmq fate attenzione e rispettate gli altri.
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