Di seguito pubblichiamo un'interrogazione consigliare del Gruppo “Un’Altra Città è Possibile” sullo "scottante" tema della spiaggia delle sabbie nere.
Sembra lontana da noi, ma anche lì continua a consumarsi il mercimonio della nostra natura.
In nome di uno "sviluppo" necessario si sacrifica l'unica reale opportunità di crescita della nostra città: la preservazione dei luoghi e la gestione degli stessi non in una logica di mero profitto ma di reale miglioramento delle nostre condizioni di vita.
EGREGIO SINDACO,
i sottoscritti Consiglieri Comunali, tenuto presente che in località Sabbie nere, arenile a sud del Castello di Santa Severa, il cui accesso è segnalato con il cosiddetto varco n. 54, si è potuto accedere da sempre tramite passo pedonale e che grazie alla fruizione così modulata, quel tratto di costa ha potuto mantenere le caratteristiche di spiaggia ad alta naturalità, considerano la chiusura di tale passaggio, giustamente, un abuso. Ma alla luce di quanto avvenuto a seguito della riapertura di tale passaggio, ovvero:
Apertura del cancello carrabile e non solo pedonale;
Rifacimento e allargamento con materiale di cava della strada poderale in zona agricola di proprietà pubblica;
Lavori di spostamento terra per la realizzazione di un parcheggio di circa 5.000 metri quadri;
Lavori di taglio delle essenze erbacee e arbustive presenti nell’area, compresa quella dunare, con distruzione di una comunità vegetazionale comprensiva di Inula bacicci, Eringio marino, Pancrazio marino, Cakile marittima facenti parte di vegetazione protetta con normativa regionale;
Che i lavori sono stati effettuati anche in area demaniale;
Che attualmente il parcheggio è gestito da tale Centroservizi di Santa Severa che richiede un pedaggio di 5 euro ad automobile;
Che in loco è stato montato un gazebo sotto cui è posizionata una rivendita bar automatica;
Che è attivo un noleggio di attrezzatura da spiaggia;
Che la Regione Lazio sta istituendo, con apposito decreto, il “Monumento Naturale delle sabbie nere del Castello di Santa Severa”;
CHIEDONO
Al Sindaco e all’Amministrazione
Quali autorizzazioni sono state rilasciate per permettere l’esecuzione di lavori di spostamento terra, taglio della vegetazione, creazione di un parcheggio a pagamento, l’apertura di attività commerciali e di affitto di attrezzature balneari;
se ritiene che la tutela di un tratto di costa ad alta naturalità possa essere raggiunta gestendola con queste modalità;
quali prospettive ed opportunità risiedano nella istituzione di un monumento naturale tenendo conto della Riserva Naturale di Macchiatonda e dei siti di interesse comunitario che insistono sui fondali prospicienti proprio quel tratto di costa che va dal Castello fino a fosso Sassetara;
quali indicazioni suggerisce alla Regione nelle procedure propedeutiche al Decreto di istituzione del Monumento naturale. In particolare se intende mantenere quanto previsto dal PUA per quel tratto di costa ovvero l’apertura di nuovi stabilimenti balneari;
quali siano i programmi di gestione di quel tratto di costa miracolosamente salvato dall’edilizia che ha caratterizzato i restanti chilometri del nostro litorale;
se le future dismissioni militari delle servitù attualmente presenti nell’area vorranno dire fine della tutela di quel tratto di costa, grimaldello per speculazioni più o meno leggittime o pianificazione tesa allo sviluppo di tutte quelle attività sostenibili di cui l’area ha notevoli potenzialità: turismo sostenibile, turismo sociale e didattico, turismo naturalistico, i turismi meno legati a fenomeni di stagionalità, ricerca e recupero di ambienti originari e conduzione biologica delle coltivazioni con la certificazione della produzione, coinvolgimento quindi delle Università. In particolar modo dell’Università della Tuscia, che già negli anni passati ha dimostrato interesse per l’area per l’istituzione di aree di studio pilota per coltivazioni sperimentali, le agroenergie, le ecocompatibilità agricole, ecc..;
convinti di una pronta risposta, cortesemente anche scritta, si inviano cordiali saluti
Consigliere Comunale Paola Rocchi
Consigliere Comunale Giovanni Dani
giovedì 7 agosto 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
e vai un nuovo ciro 5 alle sabbie nere.anche questa volta sono in sincronia con voi l unica obiezione e' che tutto questo e' solo farina di giovanni dani unico competente di natura e non della maestrina quindi non lo firmasse il foglio ci fa piu' bella figura.
Posta un commento