lunedì 25 ottobre 2010
Sventola Bandiera Rossa su Santa Marinella
a cura del locale circolo PRC di Santa Marinella " Mario Benedetti Michelangeli".
Sventola bandiera rossa
Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)
T'amo, con tutto il cuore
o mia bellissima rossa bandiera
tu sei il vero amore
del derelitto che sospira e spera
quando morrò, ti bacerò
come si bacia l'amante sincera
Io ti vedrò lassù
sulle rovine di un mondo che fu
Bandiera rossa sventolare ognor'
sul tuo gran popolo in rivolta
E' vano ogni tormento
per ogni comunista assassinato
sorgono nuovi a cento
ribelli dal terreno insanguinato
e l'oppressor, preda al terror
la nostra forza l'ha ormai schiaccato Io ti vedrò...
La vile guardia bianca
che i comunisti mette alla tortura
orsù, compagni avanti
della sbirraglia non abbiam paura.
La libertà, trionferà
la nostra meta è ormai sicura
Io ti vedrò...
Bandiera rossa sventolerai lassù!
Ri.Rei: Regione Lazio e ASL RM F rispettino l'accordo firmato lo scorso febbraio.
L’assemblea è aperta a tutti gli interessati.
Circolo Rifondazione Comunista di S.Marinella Benedetti Michelangeli
giovedì 14 ottobre 2010
Clientele nell’erogazione delle “borse lavoro”
La minoranza ha presentato un’interrogazione sulla delibera 200 che riguarda l’erogazione di fondi a favore di soggetti svantaggiati. In considerazione del tema delicato e veramente cruciale, si teme è una gestione clientelare da parte dell’amministrazione.
Da quest’estate il Comune ha deciso di estromettere i Servizi Sociali dall’erogazione delle borse-lavoro e di affidarle direttamente a tre associazioni del territorio: il Consorzio "Valcomino" (Podere del Sole, azienda agricola biologica, di cui fa parte anche la Cooperativa “Stella polare”), “Casa Comune 2000” e “Solaris”. Il consiglio comunale del 28 agosto 2010 ha infatti approvato una variazione di bilancio che sottrae ai Servizi Sociali i 54.000 € delle borse lavoro per erogarli a favore delle tre associazioni suddette. L’assessore ha affermato, mentendo, che la legge impedisce oggi ai comuni l’erogazione diretta delle borse-lavoro obbligandoli a ricorrere a soggetti di mediazione del terzo settore. Questo impedimento legislativo non esiste. L’assessore ha inoltre specificato che queste associazioni sono le uniche che hanno presentato un progetto, omettendo di aggiungere che la scelta dei soggetti mediatori, in base alla legge, dovrebbe rispondere a precisi criteri di professionalità ed esperienza.
I beneficiari delle borse lavoro, in tutto 11, non sono inoltre scelti in base alle graduatorie stilate dai Servizi Sociali; questi ultimi sono stati anzi esclusi persino dalla valutazione dei progetti presentati. Le associazioni stesse hanno selezionato il personale senza che ai Servizi Sociali sia stata presentata né una lista dei nomi né una documentazione. Sono poi le stesse associazioni che automonitoreranno il loro lavoro.
La mediazione svolta dalle associazioni non è certo gratuita: il coordinatore delle due associazioni “Casa Comune 2000” e “Solaris” (che hanno sede nello stesso indirizzo) percepiscono 900 € al mese per sei mesi, l’equivalente di quasi quattro borse-lavoro. L’associazione “Valcomino” non eroga alcuna borsa lavoro ma organizza corsi di formazione per disabili, pagando uno stipendio di ca. 1200 € al mese, per quattro mesi, a due assistenti.
Le associazioni hanno iniziato ad erogare il servizio dal 1 luglio 2010 quando la giunta ha deliberato il loro finanziamento l’8 di luglio, approvato definitivamente in consiglio comunale il 28 di agosto 2010, quando il “servizio” era iniziato.
I progetti approvati parlano di 11 borse a 500 € (420 € netti) per sei mesi per una spesa totale di 58.000. La delibera di giunta approva un finanziamento di 42.000 € (“Valcomino” 10.000, “Solaris” 18.000 e “Casa 2000” 14.000); sarà per questo che la variante di bilancio è salita, in consiglio comunale, a 54.000 €. Con una cifra di poco superiore (60.000 euro) i Servizi Sociali avevano erogato ben 20 borse lavoro di 450 € mensili per sette mesi nel 2008, comprensive di coperture assicurative e tasse.
L’operazione della Giunta, oltre che ad erogare denaro pubblico a dispetto di ogni trasparenza e legge, rischia di lasciare completamente sguarniti di risorse i Servizi Sociali nel far fronte ad emergenze documentate.
I consiglieri di minoranza
COMUNICATO STAMPA COTRAL - FdS
“L’assessore riferisca in Commissione”
“Da luglio la Regione Lazio non versa neanche un centesimo alla Cotral ed ha maturato nei confronti dell’azienda un debito che ammonterebbe ormai ad oltre 350 milioni di euro”. ”. Lo affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio.
“Circolano, sempre più insistenti, -continuano- voci che darebbero come certa l’impossibilità di pagare gli stipendi dei dipendenti, mentre i pagamenti ai fornitori sono fermi da mesi, aggravando ulteriormente il già pesante stato di crisi delle piccole imprese dell’indotto nella nostra Regione”.
“Leggiamo in questo atteggiamento –proseguono- un tentativo di clonazione del caso Tirrenia! Se l’attuale maggioranza regionale vuole portare la Cotral ad uno stato di insolvenza, deve ricordare quali siano le capacità e la forza della categoria degli autoferrotranvieri e dei pendolari”.
“Stato di insolvenza significa fallimento e, come ci insegna lo stato recente del nostro Paese, al fallimento segue una gestione fatta di tagli dei servizi, di riduzione dei posti di lavoro, di licenziamenti”.
“Del resto, -affermano i consiglieri- i tagli del Governo e le soluzioni della Giunta Polverini di azzerare, con l’assestamento di bilancio, i finanziamenti per il trasporto pubblico locale di Roma e Lazio per il 2010, rendono realistiche anche i progetti delle destre di affidare ai privati una percentuale alta dei servizi di trasporto (Legge Ronchi)”.
“Anche in questo caso –continuano- le promesse vengono tradite. Ai lavoratori e ai pendolari ricordiamo che gli impegni assunti da questa Regione prevedono la trasformazione dell’affidamento del servizio alla Cotral da precario a stabile, con il riassetto del sistema di trasporti regionale, ivi compresa la fusione fra Cotral e Cotral Patrimonio, la riduzione degli sprechi con lo sviluppo dell’integrazione fra i vari vettori”.
“Salta la gestione diretta affidata alla Cotral? Salta la riunificazione di Cotral e Cotral Patrimonio? Salta la programmazione e l’integrazione del sistema regionale del trasporto?” chiedono i consiglieri.
“I lavoratori ed i cittadini –concludono Peduzzi e Nobile- hanno diritto a risposte immediate. Rinnoviamo all’assessore regionale l’invito a riferire in Commissione Trasporti gli orientamenti della Giunta riguardanti il futuro di Cotral”.
Ufficio Stampa Fds Regione Lazio
http://www.federazionesinistralazio.it/
lunedì 11 ottobre 2010
Il PRC presente al corteo contro la chiusura dell'ospedale di Bracciano.
Mercoledì pomeriggio abbiamo partecipato convintamente al corteoindetto dai lavoratori in contrasto col decreto regionale della Polverini che prevede la chiusura dell'ospedale - tra i tanti - di Bracciano tradendo l'impegno preso coi cittadini in campagna elettorale quando affermava anzi urlava di non voler rinunciare ad unsolo posto letto.Un lungo corteo che dalla piazzola dell'ospedale è arrivato alla piazza del municipio dove hanno preso la parola i rappresentanti delle istituzioni ed i lavoratori stessi. Tutti quanti a rivendicare quel diritto alla salute che gli sarebbe garantito dalla Costituzione e cheinvece si trovano minato dai provvedimenti presi dall'attuale Governance di centro destra.La Presidente Polverini sta dimostrando a forza di decreti qual è lalinea che la Regione Lazio intende attuare in materia di Sanità.Provvedimenti che comporteranno la dismissione e dunque la chiusura di 24 ospedali nel Lazio, misure attuate in calce al disegno che l'attuale governo Berlusconi sta portando avanti e che mina allo smembramento della Sanità Pubblica a favore invece di quella Privata.
Riconversione la chiamano, ma giorno dopo giorno questo disegno prende sempre più forma assumendo le sembianze di ciò che realmente è: compromettere il diritto alla salute dei cittadini della nostra regione e smembrare il nostro sistema sanitario pubblico. Si tagliano migliaia di posti letto , si chiudono i consultori, si licenziano i lavoratori precari, si divide il territorio in macro aree, col blocco del turn over nella sanità pubblica. Noi chiediamo invece che si pianifichi un offerta ospedaliera a misura del cittadino e non alle sole esigenze di bilancio. Che si proceda invece con la stabilizzazione dei precari, con l'internalizzazione dei lavoratori,che si apra il tavolo della concertazione con le sigle sindacali, congli operatori del settore ed i malati affinché si esca dalla gestione commissariale e si torna ad una amministrazione dell'ordinario. Lanostra linea è quella di mantenere aperto l'attuale ospedale diBracciano e che si potenzi la struttura del San Paolo di Civitavecchiaaffinchè si renda al cittadino un offerta ospedaliera in grado di rispondere alle proprie esigenze sanitarie, e comunque laddove si salvasse anche una sola vita lì riteniamo che quell'ospedale debba restare aperto. La vita dei nostri cittadini vale assai di più del bilancio di una regione.
Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Civitavecchia
domenica 10 ottobre 2010
Liberazione siamo noi. Una bella comunità a metà dell’opera
Questo risultato ci parla di una splendida comunità di compagni e compagne generosi e disponibili. Non è facile per chi è in cassa integrazione o precario trovare i soldi per un abbonamento o una sottoscrizione. Eppure è proprio quello che è avvenuto. Questo nostro partito, la disponibilità di compagni e compagne a fare militanza, nella consapevolezza che non ne deriverà alcun vantaggio materiale, è il bene principale di cui disponiamo oggi ed è una straordinaria risorsa per il rilancio del nostro progetto politico. Questa comunità deve essere accudita e il superamento dei litigi nei gruppi dirigenti e delle divisioni correntizie, deve servire a rafforzare ulteriormente questo tessuto di intelligenze e disponibilità. Il partito è un “bene comune” e come tale va preservato.
Questo risultato ci parla inoltre del fatto che i compagni e le compagne considerano Liberazione uno strumento indispensabile per l’iniziativa politica. Io sono pienamente daccordo. Tanto più oggi, in pieno oscuramento massmediatico Liberazione è l’unico strumento che permette al partito di avere una sua visibilità esterna e di esprimere un proprio punto di vista. Liberazione è quindi oggi necessaria per la funzione che svolge e questo vuol dire che la salvezza diLiberazione consiste in un suo rilancio, sia nella versione cartacea che in quella on line.
Adesso si tratta di proseguire nell’impegno sin qui profuso, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Mi permetto di sottolineare in particolare l’importanza degli abbonamenti: personali, di gruppo, al circolo del partito o dell’Arci, alla sede sindacale. Vogliamo un giornale che vive in quanto viene letto, trasformiamoci tutti in diffusori.
sabato 9 ottobre 2010
Osservazione ambientale ed altri disastri
giovedì 7 ottobre 2010
Banchetto informativo sulla manifestazione FIOM del 16 ottobre
Domenica 10 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, di fronte all’Arena Lucciola, la Federazione della Sinistra ha organizzato un banchetto informativo sulla manifestazione della FIOM del 16 ottobre a Roma. L’appuntamento del 16 ottobre vuole essere la risposta di tutto il mondo del lavoro in sofferenza, dal Nord al Sud del paese, alle politiche del governo e della Confindustria, decisa a dettare, iniziando da Pomigliano, il suo piano di (sotto)sviluppo per l’Italia. Gli ultimi dati parlano di un tasso di disoccupazione nel nostro paese dell’8% ma questo dato non tiene conto dei cassaintegrati, né dei precari non stabilizzati o dal contratto non rinnovato. Il problema riguarda soprattutto le donne (una su due è senza lavoro) e, drammaticamente, il mondo giovanile. L’innalzamento dell’età pensionistica allontana ancora di più la possibilità per i giovani di entrare nel mondo del lavoro, così come i tagli nel settore pubblico: scuola, università, sanità e pubblico impiego. I tagli alla ricerca precludono al nostro paese di stare al passo con le economie più competitive. L’Italia si candida, piuttosto, a competere sul piano del costo del lavoro e dei diritti sindacali nel panorama globale, mettendo i lavoratori italiani in diretta concorrenza con i lavoratori extracomunitari, con quelli al nero e con quelli dei paesi meno sindacalizzati. Per questo la battaglia della FIOM, snobbata dai sindacati e dai partiti del centrosinistra, deve essere sostenuta non solo da tutti i lavoratori ma anche da ogni cittadino che abbia a cuore democrazia e Costituzione. Per saperne di più e discuterne insieme, l’appuntamento è domenica mattina.
Federazione della Sinistra di S. Marinella