“La nostra battaglia in aula –proseguono- sarà finalizzata a ribaltare il senso primario di questa legge, per una prospettiva di consumo zero del territorio e per il rilancio dell’edilizia popolare, in primo luogo per i ceti più deboli”.
“Tra le nostre proposte –continuano- quella di istituire l’Osservatorio regionale del territorio, per costruire intorno alla questione del diritto all’abitare, dell’emergenza abitativa ed ambientale del Lazio, veri percorsi di partecipazione con i cittadini. Crediamo, inoltre, che sia necessario e prioritario per la redazione di un piano casa rispondente ai reali bisogni del territorio, che i Comuni escano dalla logica dell’urbanistica contrattata con i privati e facciano un censimento di tutte le aree ed edifici pubblici a disposizione. Attraverso queste proposte –affermano i consiglieri- potrà essere rilanciato un vero piano di edilizia popolare e si potrà finalmente arrivare ad una riqualificazione urbana che rispetti gli standard dei servizi per i cittadini”.
“Intorno alla proposta della Giunta –proseguono- emergono poi nodi pericolosi, come la volontà dell’assessore Buontempo di distrarre una parte dei fondi destinati all’edilizia popolare a favore del mutuo sociale, che altro non è che l’acquisto di case a riscatto. Noi crediamo –concludono Peduzzi e Nobile- che occorra rilanciare l’edilizia residenziale popolare, riservando anche esclusivamente ad essa la metà delle cubature previste genericamente per l’edilizia sociale e non disperdendo i 100milioni destinati nel luglio del 2009 per il diritto all’abitare”.
Ufficio Stampa Fds Regione Lazio
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