C'è il fallimento di Berlusconi, disperatamente attaccato al potere (con tutti quei processi in corso!) e quello dei berluscones, grandi e piccoli, anzi piccolissimi. Tutti costoro continuano a parlare del paese che non c'è, degli italiani che riempiono i ristoranti, della crisi non esiste e non morde, dei risparmi delle famiglie che si accrescono, del potere d'acquisto che non conosce flessioni. Il paese che non c'è appunto, da cui Berlusconi è ormai separato da un baratro profondo. Bacheca parla di largo consenso al suo operato, di una S. Marinella felice, soddisfatta, grata ai suoi amministratori.... un'altra favola del paese che non c'è. Quello che invece c'è è la forsennata conquista dei consensi grazie ai favori personali, alle clientele, alle regalie, all’appoggio agli amici. Tidei ha fatto scuola ed è il più grande ispiratore del sindaco Bacheca, il suo faro illuminante. Di Tidei sono: i 14 piani integrati, l'invenzione dell'"edilizia concordata", la creazione della Multiservizi srl, fuori dal controllo del consiglio comunale, il direttore generale profumatamente pagato ed assolutamente inutile, la cessione del servizio idrico comunale ad ACEA, la moltiplicazione degli approdi-posti barca lungo la costa (senza piano particolareggiato della costa naturalmente), ed infine la grande idea di vendere gli immobili comunali. Solo su una cosa l'allievo supera il maestro: la questione della “Porto Romano”. Lì Tidei aveva cercato di far versare a D'Amelio il dovuto nelle casse comunali mentre la Giunta Bacheca ha regalato tutto il porto e quello che c'è intorno a D'Amelio, con il permesso di costruirci sopra, gratis.
Ricordiamo nel 2008 Bacheca, Venanzo Bianchi, Grimaldi ed altri illustri rappresentanti del PDL in fila nella sede del PRC, in mezzo alle bandiere rosse, per firmare il ricorso contro il Project Financing. Ricordiamo l'opposizione dura che abbiamo fatto alla politica di Tidei con il "Tavolo del lunedì", da tutti riconosciuto come il cuore dell'opposizione, mentre Marongiu e Maggi, attuale capogruppo del PDL, sostenevano "il faraone" fino a quando più allettanti promesse hanno giustificato il loro ennesimo - ma, siamo certi, non ultimo - trasformismo.
Ricordiamo al PDL, che governa la città come se avesse il consenso assoluto, che i suoi voti alle ultime amministrative sono stati 4200, quindi meno di un terzo dell'elettorato, da cui oggi dovremmo scorporare Fli, e che il consenso al PdL è in pauroso calo in Italia, come hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative, per non parlare della cocente sconfitta subita con i Referendum. Siamo profondamente convinti che la politica "alla Bacheca" ma anche "alla Moscherini" o "alla Polverini", la difesa a spada tratta degli interessi dei costruttori e dell'esternalizzazione dei servizi sempre e comunque, il disprezzo per l'ambiente, l'allergia verso la raccolta differenziata, il fastidio verso la partecipazione dei cittadini ai consigli (ma proprio il fastidio verso lo stesso consiglio comunale), verso le commissioni consiliari e le interrogazioni, l'aver ridotto lo Statuto comunale a carta straccia, corrispondano in piccolo alle pratica del ricorso di fiducia in parlamento e allo svuotamento del senso dell'assemblea elettiva, al mercato dei parlamentari, al disprezzo della Costituzione.
Il berlusconismo non è ancora al capolinea ma è iniziata la lunga parabola del suo tramonto, così come è ormai largamente diffusa nella società civile l'indignazione verso le pratiche clientelari e cementificatorie su cui la giunta Bacheca punta per accrescere il suo consenso. Siamo davvero fieri di essere, convintamente, espressione di un'altra cultura.
Circolo del PRc-FdS "Benedetti Michelangeli"