martedì 8 novembre 2011

Piano Integrato Benigni: una truffa.

Bacheca difende ad oltranza il piano integrato Benigni e ne sciorina gli innumerevoli vantaggi per la collettività. Il ponte sulla ferrovia “si farà”, ci rassicura. Stiamo parlando del ponte che permetterà di raggiungere le 19 palazzine che la mega lottizzazione prevede. Diremmo che senza la megalottizzazione del ponte non si avvertiva alcun bisogno, infatti l’opera non è tra quelle previste dal piano triennale delle opere (che invece annoverava: la riqualificazione del Lungomare Capolinaro, la realizzazione del sottopasso di Via Rucellai ed i parcheggi adiacenti la stazione FF.SS, l’ampliamento di Via delle Colonie, il consolidamento del dissesto idrogeologico di Via Colfiorito e Via Marche, la ristrutturazione della Biblioteca Comunale, gli interventi presso il Cimitero Comunale, la mensa alla Scuola Vignacce e riqualificazione edilizia scolastica). La gentile concessione del costruttore dei 1875 mq per l’edilizia popolare è addirittura ridicola: si tratta di un piccolo lotto su un terreno comunale di quasi 4 ettari che questa amministrazione poteva interamente destinare ad edilizia popolare, e che invece sarà occupato da 27.000 mq di edilizia privata più 11.000 di commerciale. Tutta questa cubatura non è prevista nel nostro piano regolatore, già largamente sovradimensionato. Il costruttore non fa che restituirci una piccola parte di ciò che era già nostro e si guarda bene dal costruirci sopra case popolari, case che il Comune avrebbe dovuto pretendere in un momento di crisi come quello attuale, anche solo per calmierare i prezzi delle case e degli affitti. Del recupero del quartiere Alibrandi, di cui il Sindaco parla, in realtà nella convenzione non vi è traccia, salvo la trasformazione di un attuale campetto di calcio in parcheggio (veramente un gran recupero!). C’è infine nella convenzione il parco attrezzato ed il centro polivalente “che”, assicura Bacheca ”si faranno perché il costruttore l’ha messo nero su bianco”. Intanto aspettiamo ancora che lo stesso costruttore completi le opere promesse “nero su bianco” a Prato del Mare e mai realizzate, o che la maggioranza risponda alle nostre domande e all’interrogazione in proposito, presentata i primi di marzo 2011 e rimasta inevasa. Il costruttore Alibrandi cerca di blandire la pubblica opinione aggiungendo postille al progetto che dovrebbero risultare accattivanti (bioarchitettura, case per giovani coppie, cioè “case buco”….) ma che non cambiano la sostanza: le opere pubbliche attese dalla collettività in questa lottizzazione, camuffata in piano integrato, non ci sono. Quello a cui assistiamo è in realtà la nascita di un quartiere ex novo, non previsto dal piano regolatore, circondato da quartieri da riqualificare sui cui graverà nuova pressione demografica e nuovi disagi, dovuti alla carenza dei servizi e della viabilità.

Circolo PRC-FdS "Benedetti Michelangeli"

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