Dopo il consiglio comunale aperto di giovedì 21 giugno, fortemente voluto dal Comitato per la difesa del Castello e dalla minoranza (che fu la prima a chiederlo, ben due mesi fa), sarà molto difficile per il Sindaco Bacheca rassegnarsi alla volontà della Regione Lazio di affidare ad un privato la Rocca del Castello di S. Severa. Lo stesso vale per la Giunta Polverini la quale, dopo le lettere di sfratto persino al museo civico, dovrà rivedere la sua volontà di "fare cassa" sul Castello e sul borgo. L'aver inserito il Castello nella lista dei beni disponibili sarà anche stata una svista, ma l'ammissione dell'errore non garantisce affatto dal pericolo di una privatizzazione del sito. Esso potrebbe essere dato in gestione ad un privato che potrebbe anche chiuderne l'accesso al pubblico. Per questo i Consiglieri regionali della FdS si impegneranno a chiedere l'inserimento del Castello tra i beni di notevole interesse pubblico. Ciò ne impedirebbe non solo future alienazioni ma anche interventi sul cambio di destinazione d'uso. I cittadini si sono dimostrati determinati nella volontà di difendere e valorizzare la vocazione culturale e pubblica del Castello. Essi chiedono inoltre che il bando internazionale per la gestione del ristorante, della sala conferenze e della foresteria sia concepito in termini tali da non compromettere l'attività museale, didattica e la ricerca archeologica, che fanno del sito un luogo unico al mondo. Il Castello di S. Severa deve infatti diventare uno dei simboli della Regione Lazio ma è già divenuto un simbolo della lotta per la difesa del nostro patrimonio culturale e monumentale, come dimostra la solidarietà del Teatro Valle Occupato al Comitato.
La FdS, schierata a fianco dei cittadini, intende vigilare su quanto accadrà al prossimo Consiglio Comunale, dal valore deliberativo e non meramente consultivo, sul futuro del Castello.
Circolo del PRC-FdS di S. Marinella
lunedì 25 giugno 2012
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