lunedì 17 dicembre 2012

Cambiare si può

Il Partito della Rifondazione Comunista prende atto della decisione delle primarie di coalizione il 13 gennaio tra Pd, Udc e Lista Civica Un'Altra Città è Possibile, a cui si aggiungono Pensiero popolare e la neocostituita SEL. Si ricorda che le primarie del centrosinistra non hanno mai annoverato, tra le loro file, l'UDC: né a livello nazionale né a livello locale (per esempio a Civitavecchia). Il percorso politico dell'opposizione sembrava sfociare nella costruzione di un'ampia coalizione elettorale, talmente ampia da imporre il ricorso ad una personalità davvero rappresentativa oppure alle primarie di centrosinistra. Per includere l'UDC, malgrado l'incondizionato appoggio di questo partito alla giunta Polverini ed alle sue scelleratezze (dal piano-casa al tentativo di privatizzare il Castello di S.Severa), il PD sarebbe dovuto ricorrere ad un patto di legislatura. Il percorso non è mai stato esplorato dal PD, su cui ricade il massimo della responsabilità politica di queste primarie del tutto anomale e avulse dalla sua linea nazionale. Ha infatti prevalso "il patto tra consiglieri", talmente ingessato da non prendere in alcuna considerazione la sinistra, esclusa in blocco dalla coalizione. Inoltre la data delle primarie è già stata fissata (tra meno di un mese) e di codice etico o programma comune non c'è ancora traccia. A chi obietta che sconfiggere la destra comporti l'accettazione di scomodi compromessi, il PRC risponde che se non si ha il coraggio di porre fine alle cene elettorali, ai piani integrati, all'edilizia concordata, alle promesse di assunzioni, come si può pensare di essere davvero alternativi a Bacheca? Il Partito della Rifondazione Comunista continua ad invitare il centrosinistra ad un percorso alternativo a quello già intrapreso, aperto a partiti e movimenti, convinto che sia realmente necessario e urgente un altro modo di fare politica.

Circolo PRC "Benedetti Michelangeli" di S. Marinella

Nessun commento: