Il
giorno 24 dicembre il Circolo del PRC di S. Marinella ha protocollato
una bozza di mozione indirizzata la Consiglio comunale di S. Marinella
per sollecitare Giunta e consiglio ad impegnarsi, nell’ambito delle
proprie competenze, affinché la Regione Lazio rispetti gli accordi presi
tra parti sociali e Consorzio nel 2010 reintegrando i cassaintegrati
riqualificati; sospenda le procedure di mobilità; reinternalizzi il
servizio riabilitativo dei centri UNISAN presso la ASL RM F (incorrendo a
minori costi di gestione a fronte di una migliore qualità del
servizio); coordini con i Comuni del comprensorio, con le famiglie degli
assistiti e con i dipendenti azioni per difendere occupazione e
servizio sanitario. Il 12 dicembre, presso l’assessorato Lavoro e
Formazione della Regione Lazio, è stata confermata la procedura di
mobilità avviata in ottobre dalla società Consorzio UNISAN nei confronti
di 46 dipendenti in esubero nelle strutture di S. Severa e di Roma (via
Sbrigoli e Centro diurno Majorana) a cui, sulla carta, si aggiungono
altri 32, mentre i dipendenti della struttura denunciano l’assunzione
illegale, da parte del Consorzio, di lavoratori Co.Co.Pro., costretti ad accettare peggiori condizioni contrattuali.
La
mozione è stata concordata nell’ambito della conferenza su “Sanità in
appalto nel comprensorio”, organizzata dal Gruppo Regionale della
Federazione della Sinistra il 13 dicembre 2012, presso l’Aula
“Calamatta” del Comune di Civitavecchia. Nel corso della conferenza sono
state analizzate le problematiche assistenziali ed occupazionali al
tempo della crisi assieme alla CGIL, ai cassaintegrati ed ai
rappresentanti delle famiglie del centro UNISAN di S. Severa.
La
pessima qualità del servizio erogato ai disabili è stata puntualmente
documentata dalla Sign.ra Contona, rappresentate dell’associazione
famiglie. Chi dovrebbe vigilare e denunciare, ha affermato la Contona,
occulta le prove esibite, arrivando a dichiarare il falso in atto
pubblico.
Roberto
Gramiccia, responsabile nazionale sanità PRC, ha sottolineato
l’esigenza di gestire la sanità attraverso i piani di zona. Si
concentrano sull’ospedale tutte le domande nell’attuale desertificazione
dell’offerta sanitaria, mentre bisognerebbe mettere al centro criteri
di efficienza e sinergia all’interno del distretto socio-sanitario. La
sanità assorbe l’80% delle risorse regionali, ma assunzioni clientelari
ed accreditamenti poco trasparenti ne assorbono la maggior parte. Il
capogruppo della FdS Ivano Peduzzi ha affermato che con la crisi si
rischia il dilagare della mercificazione della salute . L’UNISAN
rappresenta un caso esemplare delle problematiche che attanagliano la
sanità in convenzione nel Lazio: fare profitti sugli accreditamenti
mentre i centri riabilitativi si riducono a lagher. Le affermazioni di
Monti sull’insostenibilità del sistema sanitario nazionale sono
tutt’altro che battute, mentre il commissario Bondi procede con tagli
orizzontali. La riabilitazione regionale, in gran parte privata, va
riconvertita verso il pubblico, specie i poli di eccellenza,
scoraggiando il “mercato della salute” della sanità in convenzione. La
FdS lancia una sfida di tutte le forze politiche, facendo della sanità
pubblica uno dei cardini della proposta programmatica per le regionali.
Circolo PRC di S. Marinella
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