Egregio Avvocato,
nella Sua lettera aperta a noi indirizzata ("La Voce", 26 ottobre 2010), Lei ci accusa di dire falsità ed afferma che il bene demaniale “porto” è regolato dal Codice della Navigazione mentre al Comune competerebbe solo l’aspetto urbanistico. A suo modo di vedere sarebbe stato proprio il Ministero dei Trasporti ad assegnare l’ampliamento della struttura alla Porto Romano Spa, “visto che la Cosvitur e l’Impregilo, per vari motivi, vennero meno”.
Noi contestiamo l’attuale accordo di programma proprio dal punto di vista urbanistico, assimilandolo ad una speculazione cementificatoria della costa. Contestiamo la forma dell’accordo di programma e la trattativa privata, che azzera gli accordi precedenti e dà vita ad una nuova concessione, senza ricorrere a gara pubblica.
Per quanto concerne la concessione demaniale, regolata a suo dire dal Ministero dei Trasporti, si dovette scomodare addirittura Dini con un Decreto Ministeriale (1997) per garantirla all’allora Società Porto Odescalchi, strappando la competenza alla Regione Lazio. Tutti i ricorsi che Lei cita, al TAR (novembre 2007) e al Consiglio di Stato (gennaio 2008), furono favorevoli alla Porto Romano con la motivazione che “il Comune non poteva sostituirsi alla Regione” nella competenza sul porto “mai rivendicata dalla Regione stessa”, mentre il ricorso dei consiglieri Bucciarelli e Dominici, all’opposizione della giunta Bordicchia, fu respinto con l’obiezione che consiglieri d’opposizione non avrebbero potuto appellarsi al TAR.
Come si può vedere nessun ricorso è stato respinto nel merito ma solo nella forma; per questo riteniamo che anche la concessione demaniale alla Porto Romano sia illegittima.
Lei stesso ammette che tutte le giunte, praticamente di ogni colore (da Ricci a Tidei, passando per Bordicchia), hanno impugnato la Concessione. Ciò dovrebbe indurLa a pensare che i cittadini di S. Marinella questa espansione non la vogliono, né gradiscono l’autoritaria gestione della Porto Romano (la quale chiude le sbarre a suo piacimento, vieta i parcheggi ai bagnanti, le manifestazioni, i mercatini...).
Lei ha trovato nell’assessore Venanzo Bianchi e nella giunta Bacheca un incondizionato appoggio, riuscendo ad ottenere l’insperato: la concessione perpetua della vecchia darsena, un bene di milioni di euro. Lei sarà sicuramente al corrente che i consiglieri d’opposizione, che rappresentano quasi il 70% degli elettori, intendono ricorrere in proposito alla Corte dei Conti per danno erariale.
Lei sorvola infine sugli aspetti paesaggistici, idrogeologici, urbanistici, ambientali… dove, immaginiamo, non sappia cosa dire.
Lei afferma di volerci incontrare nella nostra sede e noi saremmo davvero ben lieti di averLa con noi. Che ne dice se invitassimo al nostro incontro anche qualche cittadino e qualche rappresentante delle istituzioni, sia di maggioranza che di opposizione?
Forse così la questione potrebbe tornare a quel pubblico confronto al quale l’attuale maggioranza l’ha sottratta.
I “soci” del Circolo del PRC “Benedetti Michelangeli”
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