All'alba di stamane il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri del Lazio ha posto sotto sequestro gli impianti di termovalorizzazione di Colleferro. Sono 25 gli indagati tra Lazio, Campania e Puglia, mentre 13 persone tra la dirigenza del consorzio che gestisce l'impianto di smaltimento e alcuni responsabili dell'Ama sono stati arrestati con l'accusa di associazione per traffico illecito di rifiuti e truffa allo stato. Le indagini emerse hanno accertato la presenza di rifiuti tossici e pericolosi, provenienti in maniera del tutto illecita dalla Campania, i quali venivano mescolati ai rifiuti "normali" in violazione delle norme previste.
"Quanto successo a Colleferro quest'oggi non è altro che un'ulteriore conferma dei sospetti di collusione tra la gestione dell’impianto di termovalorizzazione e la malavita organizzata. I livelli di inquinamento dell’intera area circostante e degli impianti non colpiscono la sola città di Colleferro ma si estendono su tutta la Valle del Sacco, territorio dove conosciamo perfettamente i livelli di contaminazione da sostanze chimiche nell’ambiente e i disastrosi effetti che si ripercuotono sugli abitanti di quell'area. Asupico che le indagini del Noe e del Tribunale di Velletri possano presto far chiarezza sul passato di questa vicenda, e sulle presunte responsabilità ancora poco note."
E' quanto dichiara Ivano Peduzzi, Capogruppo del Prc alla Regione Lazio.
martedì 10 marzo 2009
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