Retorica?
Per niente.
La scorsa notte se n'è andato Mario Benedetti Michelangeli. Un comunista.
Le lacrime sono scontate. Per chi vi scrive è stato quasi un padre. Politicamente e nella vita.
Un comunista con il cuore schietto, l'intelligenza e l'ironia punzecchiante erano i suoi caratteri peculiari. La cocciutaggine il suo paradigma.
Se ne vanno con lui i ricordi di un'epoca e di un modo di combattere questo sistema capitalista e barbaro a Santa Marinella e nel resto del mondo.
Ci lascia un'eredità fortissima: di lealtà, onestà e moralità senza eguali.
Un uomo che ha dato tantissimo al partito, il PCI prima e Rifondazione dopo, senza chiedere null'altro in cambio; le sue battaglie, il suo voler dire l'ultima parola non si erano fiaccate mai durante il corso degli anni.
E' stato il nostro Segretario per tantissimo tempo ed è stato eccezionale nel guidare il Partito, nel guidare e capire tutti noi, anche i più giovani.
Anche quando non le condividevamo le sue proposte erano comunque stimolo e indirizzo, e quando lui non condivideva le scelte della maggioranza si adeguava ma continuava a battersi per le sue idee.
Qualche volta metteva il muso, ma non durava tanto, e così ci ritrovavamo davanti al computer a sintetizzare le posizioni con la sua ironia sferzante.
Grazie Mario, grazie di cuore.
Grazie per l'esserci sempre stato vicino, anche negli ultimi tempi quando combattevi con la malattia, con il tuo girare per le Feste di Liberazione con la pipa in bocca e la valigetta piena di carte, sempre il primo a metterti a cena quando apriva la cucina, sempre pronto a fare qualche battuta o a dare qualche giudizio politico sul nemico di turno.
Il tuo attaccamento alla vita è un esempio di forza e di coraggio per tutti noi.
Saluti comunisti a un partigiano della libertà
mercoledì 17 ottobre 2007
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9 commenti:
Grazie, grazie e ancora grazie Mario.
Per tutti i tuoi preziosi insegnamenti e per le risate che ci hai fatto sempre fare, per le tue inflessibili prese di posizione che a noi giovani militanti a volte sembravano assurde ma che nella maggior parte delle volte se non sempre si dimostravano esatte.
Sempre presente, sempre disponibile, sempre in prima linea.
Un riferimento ed un istituzione per tutti noi. E così come la settimana scorsa che eri in sezione a discutere come hai fatto da una vita, oggi non ci sei più, e il tuo peso verrà di certo a mancare, soprattutto in questo periodo cruciale per il partito e per Santa Marinella stessa.
Nel mio cuore rimmarrà per sempre chiaro il ricordo di un uomo che con la tua esperienza, contribuendo a farmi diventare il comunista che sono....
Tu che per me come per molti di noi sei stato un padre, un segretario, un amico e in prima cosa UN VERO COMPAGNO..
E con le lacrime agli occhi ti saluto, ADDIO MIO CARO MARIO... e grazie di tutto. Andrea
Grazie, Mario.
Il patrimonio di onestà, correttezza, lealta e il senso di attaccamento ed appartenenza al Partito che mi e ci lasci non andrà perduto.
NON TI DIMENTICHERO' E COL PUGNO CHIUSO LEVATO AL CIELO SALUTO UN GRANDE UOMO ED UN GRANDE COMUNISTA!
Stefano Pierucci
MARIO, purtroppo ti ho conosciuto per poco tempo, ma ho sempre visto in te un esempio di determinazione, vitalità, e voglia di vivere.
MI MANCHERAI, CI MANCHERAI.
MICHELE
Ciao Mario, con te se ne va un grande comunista, uno di quelli della vecchia scuola, come Pajetta,Pesce,comunisti che ho sempre ammirato dal profondo del mio cuore come splendido esempio di coerenza,lealtà ,attaccamento al partito. Proprio come te
Quelli con la tua scorza non ne avremo più, temprati dalla guerra, protagonisti della rinascita del paese e comunisti fino alla fine,nonostante tutto. Sempre in prima linea.Ho sempre apprezzato le tue analisi chiare e lucide della situazione e la tua esperienza che dava sicurezza a tutti noi.
Rimarrai per tutti un esempio a cui riferirci sempre, sopratutto in questo momento cruciale dove avremmo avuto un grande bisogno di te.
CIAO COMPAGNO. Ancora grazie
Paolo
Mario, mio caro Mario, da dove inzio?
Troppi sono i ricordi che ho di te che non so da dove iniziare.
Forse dall'ultima telefonata che mi hai fatto domenica mattina da Roma dove, invece di parlarmi di quel piccolo intervento che avevi subito due giorni prima, mi hai chiesto come era andato il Comitato Direttivo del venerdì al circolo.
Oppure dalla mia prima tessera del Partito Comunista Italiano che proprio tu mi consegnasti, poco più che diciottenne, nella storica sezione di via della Libertà quando già allora eri Segretario.
E ancora!
Le assemblee, i direttivi, i comitati politici federali a Civitavecchia, le immancabili telefonate delle 13,45 con la rituale domanda: ciao Ale,stai mangiando?
Tu sapevi benissimo che io tutti i giorni a quell'ora rientravo dal lavoro e che mi ero appena seduto a tavola ma tu, caparbio e tenace come sempre, alzavi la cornetta e con la solita fame di notizie che avevi e che pensavi io ti potessi dare, componevi il numero e chiamavi.
Le feste!
Come sarà possibile pensare alla festa di Liberazione senza che tu vada in Comune per i permessi, alla Siae a raccontargli che a Santa Marinella d'estate quasi tutte le sere piove e che i complessi non suonano mai, o alla Coop per lo sponsor sulle tovagliette.....
Sarà impensabile non vederti alla festa alle otto sederti da solo o con qualche compagno al primo tavolo del ristorante per mangiare le specialità della nostra cucina.
Non ci credo,tant'è che già mi piace pensare di vederti lì seduto alla prossima festa al tuo solito tavolo ad aspettare che passi il primo cameriere libero per chiedergli: cosa abbiamo per cena?
Caro Mario, niente al circolo sarà più come prima e credo che in nessun incontro formale o ufficiale, in nessun direttivo, in nessuna riunione potrà passare inosservata la tua assenza.
Hai scelto di andartene in punta di piedi e di te ricorderò sempre l'attaccamento al partito, l'onesta, la moralità e il non voler primeggiare mai, doti che hanno fatto di te un vero Compagno Comunista.
Sarà impossibile dimenticarti perchè in ogni nostra azione ci sarà sempre parte del tuo insegnamento.
Ciao Mario, ciao compagno e amico di tante battaglie.
TI SIA LIEVE LA TERRA!!!
ALESSANDRO
ciao Mario
sei stato un punto di riferimento per la sinistra di Santa Marinella,non ti dimenticheremo
C'è di che essere orgogliosi, oltre che commossi, nel leggere quello che avete scritto di mio papà Mario. Parole belle, ma soprattutto sentite, che descrivono il rapporto intenso, sincero, di scambio che avete avuto con lui. E' vero, l'onestà intellettuale, la coerenza, la correttezza, la lealtà erano i suoi tratti dominanti e ci teneva a tal punto che a volte peccava di rigidità pur di non rinunciarvi. Un modo di fare politica che purtroppo esiste sempre meno e di cui, oggi più che mai, ci sarebbe invece un disperato bisogno. Ed era un valore assoluto anche il suo attaccamento al partito. Un attaccamento che viene da lontano, da quando, cioè, nei primi anni '60, dopo una breve ricerca, aderì al Pci. E da quell'ideale non si è mai più staccato come avete potuto constatare.
Ma il suo essere comunista probabilmente andava oltre questa netta scelta di campo. Per lui il "Partito" è sempre stato il luogo nel quale discutere, confrontarsi, decidere. Da qui la sua profonda convinzione sull'importanza di avere una sede, possibilmente ampia, che fosse punto di incontro e desse a quante più persone possibile l'opportunità di frequentarla, di esporre i propri problemi, le proprie idee, le proprie critiche. Ricordo che quando ci fu lo sfratto dalla storica sede del Pci (e poi di Rifondazione) a via della Libertà, la sua principale preoccupazione per mesi fu proprio quella di trovare un altro spazio idoneo per "fare politica". E ricordo anche la sua soddisfazione quando, insieme ad alcuni di voi, trovò finalmente gli attuali locali di via Castronovo.
Questa era la sua idea di partito popolare, vicino alla gente, specie quella più debole. Un'esigenza di coinvolgimento, di partecipazione che quasi strideva con il suo comportamento spesso schivo, quasi aristocratico, con la sua ironia pungente, tipica degli intellettuali. Un modo di essere che invece scopro, con infinito piacere, essere stato apprezzato da tanti, compagni, ex compagni e anche avversari.
Sono sicuro che sarebbe stato molto fiero di leggere i vostri commenti, anche se sono altrettanto sicuro che non l'avrebbe mai ammesso. Anzi, avrebbe fatto di tutto per non darlo a vedere.
Io, però, mi sento di ringraziarvi anche a nome suo.
Andrea
Ciao Mario,
mi mancherai.
Ammiravo moltissimo la tua penna sferzante e la lucidità del tuo pensiero. E mi eri molto caro, nonostante ci siamo conosciuti e frequentati appena pochi anni.
Solo oggi apprendo che la prossima volta che scenderò a Santa Marinella non potremo fare una partita a scopa, non ti potrò più spiegare come mandare i messaggi col cellulare, non parleremo più della Roma, non commenteremo più una notizia. Mi sento triste, e più solo.
Non ti dimenticherò mai, grazie per quello che mi hai saputo insegnare. Eri l'esempio vivente che la politica può anche essere pulita. E bella.
Ciao Mario.
dario
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