mercoledì 30 gennaio 2008

il centrodestra, step 1: AN

Il camerata Fini, dopo aver promosso un referendum contro la legge elettorale da lui stesso votata e da lui definita come un imbroglio contro i cittadini, adesso vuole andare alle elezioni con la stessa legge elettorale.
Pippe mentali? No, alta strategia politica.... Infatti An il partito della legalità e amico dei giudici è pronta a imbracare l'illegale Mastella con tutta la clientela (latinamente parlando) per andare alle elezioni con il plurindagato Berlusconi (appena assolto per il processo SME semplicemente perché il falso in bilancio è stato depenalizzato da... Berlusconi stesso!!! Con l'aiuto di FINI!!!), con l'UDC di Casini ma soprattutto Cuffaro (che festeggia per essere stato condannato a 5 anni....) e con i rivoluzionari (da polenta) della Lega che strillano per l'indipendenza della Padania (fatta da meridionali all'estero) e poi passano all'incasso a Roma una volta seduti in poltrona.
Mejo Prodi?
Sicuramente meno peggio...
Tutto questo a Santa Marinella che c'entra?
C'entra c'entra, perché l'impeto ideale dei nazialleati nostrani è lo stesso dei loro rappresentanti nazionali: tanti bei ricordi di idealità, tradizione, legalità e invece nella pratica pieno appiattimento sulla logica spartitoria del centrodestra, poltrone, incarichi, lazzi e mazzi. Per cinque anni. Senza aver dato niente alla città (anzi perdendo le elezioni 70 a 30).
Noi, i comunisti, Tidei lo abbiamo abbandonato sul nascere dopo averlo combattuto anche da dentro. Loro i postsfascisti le poltrone non le abbandonano mai. Con tutti i privilegi di casta.
E poi vanno addirittura ad attaccare i manifesti contro la casta... Avessero almeno letto il libro!!
La faccia di bronzo, il culo di piombo.
Alle prossime elezioni non votate chi vuole sembrare giovane, nonostante anni passati nella mangiatoia.
Votate chi giovane lo è per davvero.... non solo d'età!
(e non per forza comunista, anche se giova...)

Leone Trotsky

domenica 27 gennaio 2008

Voto libero!!!!

Santa Marinella: 26 gennaio 2008
Libertà andiamo cercando....
La città sembra risvegliarsi....
Qualcuno ha detto: "non pensavo, visto ciò che sta esprimendo la politica a livello locale e nazionale, di ritrovarmi impegnato di nuovo".
Tidei ha lasciato il segno.
Colui che avrebbe dovuto rappresentare la sinistra, vista la sua storia, rappresentava semplicemente gli interessi dei "palazzinari", non i veri costruttori...
I Palazzinari, perché di veri costruttori a Santa Marinella non ce ne sono.
La sinistra esce sofferente dalla precedente esperienza e parla di contenuti.
Qualche giovane timidamente comincia a farsi vedere.
Speranze?
Segnali.
E i comunisti? Ci sono, ci sono. Nonostante tutto e tutti.
E c'è Giovanni che anche se malandato scaraventa la sua passione civile addosso a chi lo ascolta.
Grazie a quei ragazzi che continuano la loro battaglia nonostante gli scarsi mezzi.
I comunisti sono alla luce del sole, mentre quelli che scrivono sui muri continuano a strisciare nella notte perché si vergognano di loro stessi.

giovedì 24 gennaio 2008

Prodi saluta tutti e chiude il bar

Saluti a tutti
Fine di un Governo mai veramente nato.
Cade perché a qualche democristiano non è andato giù il fatto che una nuova legge elettorale ne avrebbe messo in discussione la presenza in Parlamento per ricattare il governante di turno.

A Mastella: torna da dove sei venuto, te tu moje, er tu consocero e l'anima de li mejo m......i loro.

Ai pseudocomunisti rimasti: cercate un accordo con AN Forza Italia e la Lega, perchè se riprovate a fare un accordo con Veltroni e compagnia vuol dire che si è compiuto il definitivo passaggio da comunisti a sadocomunisti....

Onore e gloria eterna al compagno Prodi.
Aritenta tra un'altra decina de anni, può esse che al terzo anno prima o poi ci arrivi!!!!
Per intanto dai una pulita al Bancone, sistema le bottiglie, butta l'immondizia, tira giù la serranda e vattene affanculo....

Verso il sol dell'avvenir..

lunedì 21 gennaio 2008

Qualcuno chiedeva: che vuol dire fascista?

di Simone OGGIONNI
Coordinatore G&C area Essere Comunisti
Coordinamento nazionale Giovani Comunisti Prc

Lunedì, mentre a Isernia Celeste Caranci, presidente dell’Arci locale, veniva accoltellato da un militante di Fascismo e Libertà (ossimoro che nel 1991 Giorgio Pisanò coniò nel dare vita all’ennesimo movimento organizzato dell’estrema destra italiana), Ludovica Bragagnolo, studentessa trevigiana di 18 anni, subiva – sola, chiusa a forza nel bagno di un treno che stava raggiungendo Castelfranco - un brutale pestaggio da parte di due ventenni appartenenti a Forza Nuova.

Non serve dire che sono soltanto gli ultimi episodi di una catena di aggressioni e pestaggi che hanno per bersaglio militanti della sinistra, omosessuali e migranti, di una sequenza di assalti e attentati alle sedi delle associazioni e dei partiti anti-fascisti.

Come è superfluo dire che alcuni di questi atti di squadrismo sfociano nella tragedia, infliggendo ferite non più rimarginabili nella vita di famiglie e intere comunità, nella memoria civile di un Paese che i conti con la barbarie nazi-fascista avrebbe dovuto chiuderli in modo definitivo già sessant’anni fa.

Ciò che serve, invece, è un gesto istituzionale di rottura chiaro e definitivo nei confronti di un mondo, quello dell’eversione neo-fascista, che ha agito, sottotraccia quando non palesemente, sin dagli albori della storia repubblicana. Anche prima, quando – tra l’ottobre e il dicembre del 1943 – nel Sud Italia appena liberato i primi gruppi clandestini iniziarono a diffondere la propaganda fascista. Anche quando, subito dopo il 25 aprile 1945, nel Nord si moltiplicarono le nuove sigle dei gruppi d’assalto (dalle Squadre d’Azione Mussolini ai Fasci d’azione rivoluzionaria) che, alla propaganda, affiancavano omicidi e assalti alle sedi dei rinati partiti della sinistra.

Quei focolai – insieme all’esperienza del Fronte dell’Uomo Qualunque e delle molte riviste teoriche (come La Rivolta ideale, a cui collaborarono quasi tutti i futuri esponenti del neo-fascismo italiano, da Giorgio Almirante a Julius Evola) – furono le radici del Movimento Sociale Italiano: il partito del neo-fascismo italiano, in cui sin da subito confluì larghissima parte di quella galassia. E con cui, in tutti i tornanti più drammatici della vicenda terroristica ed eversiva nel nostro Paese (dai tentativi di colpo di Stato del 1964 e 1970 alle stragi di piazza Fontana, di Peteano e piazza della Loggia, del treno Italicus e della stazione di Bologna), anche i gruppi esterni all’Msi mantennero un rapporto di esplicita contiguità.

Il terremoto politico del 1992, l’approdo ad un sistema tendenzialmente bipolare (e, sul piano elettorale, maggioritario) e l’azzardo di Silvio Berlusconi portarono alla trasformazione dell’Msi in Alleanza Nazionale (cioè all’accentuazione dei tratti istituzionali e perbenisti del neo-fascismo classico) e per conseguenza alla nascita (in uno spazio politico lasciato vuoto, almeno sul piano formale) di nuovi soggetti dell’estremismo di destra.

Evidentemente, se questi gruppi – a distanza di quindici anni dal decreto Mancino – non solo sopravvivono ma si rafforzano, reclutando in misura crescente consensi e militanza pressoché ovunque nel nostro Paese, bisogna fare di più.

Occorre esigere il rispetto immediato della XII norma finale e transitoria della Costituzione italiana, quella che vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», nello spirito e nell’accezione precisata dall’art. 4 della legge 205/93, appunto il decreto Mancino, che estende a chiunque commetta o inciti (ad) «atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi» le pene previste dall’art. 4 della legge 20 giugno 1952 per chi «pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità anti-democratiche».

Occorre, se ciò non fosse sufficiente, avanzare formalmente la proposta di un nuovo testo legislativo che sciolga immediatamente tutte le formazioni eversive nazifasciste coinvolte, negli ultimi anni, in fatti di sangue.

Intendiamoci: nemmeno questo salto di qualità nell’offensiva antifascista sarebbe di per sé risolutivo. Siamo consapevoli del rischio che ad una impostazione meramente repressiva consegua un esito improduttivo, quando non controproducente. Tanto più se si considera il profondo radicamento del fascismo (testimoniato dalla capacità sempre crescente del neo-fascismo di limitare, in molti territori, l’agibilità politica della sinistra) in taluni settori della società italiana.

Il principio del capo e la riproduzione sistematica di gesta squadristiche (quando non la costruzione di una vera e propria milizia privata); un’ideologia elitaria, gerarchica, razzista e antiegualitaria; il mito nazionalistico; l’insofferenza nei confronti di un’architettura istituzionale costruita intorno all’indipendenza dei poteri dello Stato; la costruzione di un blocco di potere che, sulla base di queste premesse, cementa un’alleanza delle forze dominanti conservatrici; l’esercizio del potere come monopolio assoluto: sono tutti caratteri – individuati organicamente da Reinhard Kühnl (Due forme di dominio borghese: liberalismo e fascismo, 1971) ed Enzo Collotti (Fascismo, fascismi, 1989) – che definiscono l’essenza ricorrente del fascismo. E che, confrontati con la società e, di riflesso, con il quadro politico italiano, configurano un contesto davvero preoccupante. Anche di esso dobbiamo, in pieno, farci carico.

A Celeste Calanci e, ancor di più, alla giovane Ludovica Bragagnolo, aggredita in treno perché cantava la più bella delle canzoni partigiane, diciamo che siamo loro vicini. Vicini alle ragioni del loro antifascismo, a quel sentimento che Giovanni Pesce vedeva radicato, con una corrispondenza esatta tra passioni e progetti, «nel cuore di una battaglia democratica per una società di liberi ed eguali».

sabato 19 gennaio 2008

Il Papa Mastella Berlusconi Cuffaro

Sono cristiano cattolico e so per certo che ogni tanto i rappresentanti di Dio in terra si riuniscono e sfornano un dogma.
Vorrei spendere due parole per qualche vero cristiano.
Perché Papa Ratzinger non riunisce un bel Sinodo, che ne so tra una crociata antiaborto e una puntatina all'Università, e dichiara l'inviolabilità giudiziaria di Silvio Berlusconi per la sua strenua difesa dell'integralismo cattolico?
Certo, direte voi, toccherebbe fare qualcosa pure per Mastella... e per Cuffaro.... tutti cattolici sottoposti a persecuzione solo perché difendevano (in più sensi..) la "famiglia"....
Io, cattolico e apostolico, penso che sia giusto difendere questi rappresentanti trasversali (orizzontalmente e verticalmente) della fede.
Cuffaro è stato condannato a cinque anni e ... ha festeggiato!!!! Questo è l'insegnamento cristiano, porgi l'altra guancia (tra un bacio e l'altro).
I bigotti non hanno voluto far parlare il mio Pastore (tedesco) all'Università creata dai suoi predecessori; un clamoroso autogol di chi si professa tollerante e poi invece agisce al contrario.
Almeno la mia Chiesa oltre ad essere intollerante nei fatti, non è ipocrita e si professa anche tale, almeno con tutti quei rifiuti della società quali gay, trans, lesbo e musulmani.
Certo c'è da dire che ai poveri da una grossa mano, purché siano e rimangano ignoranti e non comincino a pensare che la Bibbia sia solo un bel libro...
Certo, ha scarsità di mezzi economici, e quindi noi dovremmo fare di più.
Come fa a campare quel povero parroco di periferia se la stragrande maggioranza dei fondi dell'8 per mille (8 miliardi di euri) vengono spesi per il funzionamento dell'apparato (non il sostentamento del clero..)?
E voi pensate che i 300 miliardi di euro di patrimonio della Chiesa possano bastare per adempiere alla missione di diffondere il verbo di Cristo?
Con l'inflazione di oggi, la crisi economica?
Dovremmo togliere ogni tassazione per i beni e i redditi della Chiesa, diretti e indiretti!
Ah, già è stato fatto? Con i comunisti al potere?
Non è possibile, è satana che si prende gioco di noi...
Ah, satana quando è stato inventato? Prima o dopo l'inferno?

Padre Pedro

martedì 15 gennaio 2008

Quasi una vittoria

Dichiarazione congiunta di Michele De Palma, responsabile movimenti Prc,
segreteria nazionale e di Italo Di Sabato, responsabile osservatorio
sulla repressione Prc.

" Le sentenze di assoluzione emesse ieri dai Tribunali di Milano e Roma,
per il Trainspotting in Veneto e per l'occupazione delle case sfitte a
Roma sono importantissime. Le attenuanti speciali concesse dal giudice
per aver agito per "motivi di particolare valore morale e sociale"
dovrebbero far riflettere coloro i quali, anche nell'Unione, avevano
apostrofato l'associazione Action e i centri sociali del nord-est come
"violenti e sovversivi".
Queste sentenze pongono alla politica il tema del riconoscimento delle
azioni di conflitto e disobbedienza. Riteniamo che si a urgente e
prioritario l'apertura di un dibattito istituzionale per la
depenalizzazione dei reati sociali.
Rifondazione Comunista parteciperà il 2 febbraio a Cosenza alla
manifestazione indetta dal movimento a sostegno degli imputati per
processo messo in atto dalla Procura".

Roma, 10 gennaio 2007

giovedì 10 gennaio 2008

Fascius interruptus

I fascisti se so svejati tutti insieme.
Dopo 50 anni di strisciamento al servizio di dc e americani tornano a far sentire le loro grida superflee.
Fascista=Coito interrotto
ossia oltre vent'anni per cercare de raggiungere un orgasmo e finire poi appesi per i piedi.

Non scomodate i vostri morti come le Marilene o altre vittime varie.
Tutte vittime dell'essersi schierate dalla parte sbagliata.
Riponete i libri sui crimini del comunismo, e continuate a guardarvi le spalle dal giudizio della STORIA ITALIANA.
Siete sconfitti, mi fate schifo, andata fare in culo insieme a tutti coloro ai quali vi siete venduti e continuate a vendervi.
Ci sono le elezioni dimostrate ancora una volta che vi piace sentirvi servitù.

Josif Stalin

mercoledì 9 gennaio 2008

qualcuno ce fa, qualcuno c'è, qualcuno non je la fa

Qualcuno chiedeva 10 righe (na volta je davano co la verga.... e l'olio pe condimento)

Disposizione XII della Costituzione Italiana:
"E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".
E come disse il grande Compagno Partigiano Giancarlo Pajetta in una famosa tribuna politica elettorale quando gli chiesero del fascismo e dei fascisti:
"Noi con il fascismo e i fascisti abbiamo chiuso i conti il 25 aprile del 1945, e i valori dell'Antifascismo e della Resistenza, che sono valori di libertà, trovano piena cittadinanza nella nostra Costituzione".

Elchevive

(Non so dieci ma bastano e avanzano...)

lunedì 7 gennaio 2008

ce fai o ce sei?

Perché nessun giornale pubblica in prima pagina i nomi di quei deputati della destra che hanno richiesto l'aumento di 200 euro delle loro indennità? Perché nessuno evidenzia che dal 2001 al 2006 con al Governo la destra razionalizzatrice e aziendalista la spesa per Camera e Senato è aumentata spropositatamente, mentre ora con il compagno Bertinotti alla Presidenza della Camera si cerca di porre un freno a questa indegna escalation? Ricordiamo a tutti che c'è gente che non ha il rinnovo del proprio contratto da anni e il loro stipendio non aumenta automaticamente dietro quello di nessun magistrato...

Di palo in frasca: su un blog cittadino abbastanza letto c'è un articolo con fotografie che dice e non dice, mostra e non mostra. Diciamo le cose come stanno, non capiamo i filosofi e le loro soluzioni di parte, nè tantomeno ci piace chi si vergogna di dire le cose con nome e cognome, chi fa informazione può essere di parte, ma lo deve dire. Forse è imbarazzante essere stato fascista e ricordare con questa leggerezza i morti della propria parte. E si deve vergognare chi fascista lo è ancora. Ma non è il caso del nostro concittadino, o no?
A voi la Tradizione, noi ci accontentiamo di trovare le pagnotte!!!

Walter Rossi

sabato 5 gennaio 2008

Fa(sci)ncul


Il Commissario di Santa Marinella non si accorge che su di un muro di fronte al Comune (costruito per altro da operai romeni....) c'è una scritta obbrobbriosa:
"Rumeni al forno, communisti pe contorno"
Qui c'è poco da scherzare (a parte le cazzate che tra qualche minuto scriverà il solito Cosmopolitan Nonsolomoda): il fatto che si permetta bellamente a questi ignoranti di continuare a deturpare i muri della nostra città non è tollerabile.
Rifondazione Comunista ha chiesto per due volte al signor Gianni di intervenire, ma evidentemente altri problemi insormontabili, tipo un panettone d'acciaio o una bottiglia col tappo saldato, non hanno permesso a sua eccellenza di riuscire in questi giorni a trovare qualcuno con un secchio di quarzo per andare a coprire tali scempi.
Le vacanze sono finite, e non ci sembra oggi che al commissario prefettizio sia stato sostituito un podestà...
E se fosse stato così perchè non siamo stati convocati? Noi avremmo potuto proporre il nostro podeStalin!!!

giovedì 3 gennaio 2008

Buon anno

Nonostante tutto e tutti eccoci qua.
Tra l'usco e il brusco la voce dei sovietici santamarinellesi torna a farsi sentire.
Per conoscenza vi comunico che abbiamo censurato per due volte i commenti del Cosmopolita, il quale poi è andato a piangere dal buon Degni ottenendo la pubblicazione della sua reazione scomposta a quanto da noi evidenziato.
Il 2008 è cominciato male per la nostra cittadina, tra antenne e zozzeria varia, tra costruzioni e distruzioni (come a Via Lazio, ma lì Degni non ha raccolto la nostra denuncia - come mai? Campagna elettorale?) Santa Marinella continua a sprofondare.
Per questo diciamo attenzione agli schiamazzatori che nascondono dietro il qualunquismo e l'antipolitica i loro personalissimi modi di farla, la politica; attenzione a chi vi paga la cena oggi, perché domani il conto sarà più salato.
Noi continuiamo a dire poche cose (forse troppo poche) ma chiare: basta edilizia ad ogni costo! Vogliamo un nuovo piano regolatore e lo vogliamo subito!
Questa è una di quelle poche cose, per le altre basta leggere ciò che dice Giovanni Dani più in basso.
E nun ce rompete!!