mercoledì 23 dicembre 2009

PROTESTA RIREI. PEDUZZI: “LAVORATORE COLTO DA MALORE”

“Questo pomeriggio un operatore del centro ‘Alessandro Boggi’ di Santa Severa, che insieme ad altri venti colleghi manifestava sul tetto della struttura, ha avuto un malore e al momento è ricoverato in ospedale per ulteriori accertamenti”. A darne notizia è il portavoce del gruppo federato di Prc, Pdci, Socialismo 2000 in Consiglio regionale Ivano Peduzzi. “I lavoratori della Rirei sono allo stremo delle forze e l’episodio di oggi - dice Peduzzi - aggrava ulteriormente la situazione.
Cresce di giorno in giorno l’esasperazione di fronte a una Giunta regionale incapace di esercitare il controllo sulla gestione dei centri, sorda alle richieste dei lavoratori, attenta solo a non scontentare le cooperative coinvolte nell’affare dei centri di riabilitazione”. Poi Peduzzi aggiunge: “Gli stipendi non vengono pagati da mesi, delle tredicesime non c’è traccia e il rischio di licenziamenti massicci è sempre più reale. Senza niente in tasca e in assenza di prospettive per il futuro, gli operatori Rirei - che comunque continuano a garantire il servizio - non escludono nuove ed estreme forme di protesta. Montino - conclude l’esponente della Federazione della sinistra - dovrà assumersi prima o poi le sue responsabilità e spiegare come mai i soldi che la Regione ha già dato al Consorzio non sono serviti a pagare i lavoratori. Spieghi anche come può fare una famiglia senza entrate da quattro mesi a sopravvivere”.

Roma, 21 dicembre 2009

RIECCOCI!

Dopo la riuscita manifestazione al Brancaccio del 5 dicembre scorso, dove si è dato l’avvio alla fase costituente, la Federazione della Sinistra, muove i primi passi.
Nei giorni scorsi, infatti, si sono tenute le prime due riunioni degli organismi che ci guideranno fino al congresso costitutivo che si terrà alla fine del 2010: il Consiglio Nazionale e il Coordinamento Nazionale.
Per il Portavoce nazionale, come è noto, si è deciso, fino al congresso, di fare una rotazione tra i quattro soggetti promotori della Federazione stessa (Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Associazione Lavoro e Solidarietà), a partire da Rifondazione Comunista con il compagno Paolo Ferrero. Quali sono le prime decisioni prese?
Intanto, come bussola politica e organizzativa, occorre partire dai due testi che la Federazione ha assunto: il Manifesto politico e lo Statuto provvisorio. Sono scaricabili dal sito di Rifondazione Comunista (www.rifondazione.it) e sono stati inviati a tutte le Federazioni del Partito.

Per quanto riguarda l’iniziativa politica, le proposte che avanziamo sono le seguenti:

- organizzare in ogni Provincia e Comune iniziative di presentazione della Federazione coinvolgendo, oltre alle quattro forze promotrici, anche soggetti politici, movimenti o personalità; promuovere nei territori attivi di iscritti e simpatizzanti. Particolare attenzione deve essere prestata alle vertenze di lotta contro i licenziamenti, per la difesa della scuola pubblica e i beni comuni a partire dall’acqua: tutte le nostre iniziative devono dare voce a queste mobilitazioni.

- a livello nazionale si sta approntando, con il coinvolgimento anche di altre forze politiche, comitati e movimenti, una importante campagna referendaria che partirà verso la fine di gennaio. I temi sui quali raccoglieremo le firme sono: no al ritorno del nucleare, no alla privatizzazione dell’acqua, abrogazione della legge 30.

- per quanto riguarda le elezioni regionali l’impegno che si assume, a prescindere dalla collocazione che la Federazione della Sinistra sceglierà – se fare o meno l’accordo con il centro sinistra –, è quello di presentarci assieme ovunque, dunque in tutte e 13 le regioni dove si vota.

Per quanto riguarda l’organizzazione le proposte che avanziamo sono le seguenti:

- a livello nazionale si costituiscono quattro gruppi di lavoro della Federazione: organizzazione, comunicazione, enti locali, campagne di massa.

- entro gennaio sarà a disposizione sui territori la tessera della Federazione della Sinistra. Sulle tessere dei partiti promotori della Federazione che, come è noto, danno diritto di far parte automaticamente alla Federazione stessa, oltre al simbolo della rispettiva forza politica ci sarà il simbolo della Federazione.

- entro gennaio si dà l’indicazione affinché in tutti i capoluoghi di Provincia, a partire da quelli di Regione, si costituiscano, come fatto a livello nazionale, il Consiglio, il Coordinamento e il/la portavoce.

- entro la prima metà di gennaio sarà attivo il sito della Federazione della Sinistra.

Si parte, dunque. I segnali che abbiamo dai territori sono incoraggianti, lo abbiamo visto con la straordinaria partecipazione del 5 dicembre, lo vediamo in tutte le iniziative locali dove la Federazione si presenta. Ce la faremo anche stavolta perché il nostro Partito è sempre riuscito, anche nei momenti più difficili a rialzare la testa e a ripartire!
Buon lavoro a tutti noi!

mercoledì 16 dicembre 2009

CORRIDOIO TIRRENICO. PRC: “SCONCERTANTI PAROLE DI PARRONCINI”

“La Provincia di Viterbo ha dimostrato di essere dalla parte dei cittadini e di uno sviluppo sostenibile del territorio, Parroncini no”. Così il portavoce del gruppo federato Prc, Pdci e Socialismo 2000 alla Pisana, Ivano Peduzzi, e il consigliere del Prc alla Provincia, Riccardo Fortuna, commentano le parole dell’assessore regionale, all’indomani del voto unanime del Consiglio provinciale di Viterbo sul documento contrario al corridoio tirrenico settentrionale.
“Troviamo sconcertanti le dichiarazioni dell’assessore. Da un viterbese ci saremmo aspettati maggiore attenzione verso il proprio territorio. Parroncini - dicono Peduzzi e Fortuna - giustifica l’autostrada tirrenica in nome di uno sviluppo che non esiste. Gli avvenimenti economici mondiali dimostrano, infatti, che il modello di sviluppo socio-economico che divora il territorio e inquina non ha futuro. Non può essere considerato progresso la trasformazione distruttiva del territorio perché se crescono i costi ambientali, l’economia è sempre in perdita”. Poi aggiungono: “l’autostrada tirrenica stravolgerà agricoltura e attività turistiche, passerà dentro due centri abitati e comporterà un aumento del carico inquinante attuale pari al 90 per cento: entro il 2030, infatti, è previsto un incremento dei veicoli in transito da 17 mila a 42 mila e della velocità massima di percorrenza da 90 a 130 km/h. Quella che avrebbe dovuto essere un’opera di collegamento – concludono – diventerà un’opera di separazione dei territori con danni ambientali irrimediabili”.

domenica 13 dicembre 2009

RIREI. PEDUZZI: “AFFIDARE SERVIZIO ALLA ASL"


“L’occupazione da parte dei lavoratori del centro ex Anni Verdi di Santa Severa è l’ennesima dimostrazione del fallimento della gestione del consorzio Rirei. Arrivati a questo punto, non ci sono più scuse: la Regione deve impegnarsi per affidare il servizio alla Asl Rm F, internalizzando operatori e strutture”. Lo dichiara in una nota il portavoce del gruppo federato Prc, Pdci, Socialismo 2000 in Consiglio regionale, Ivano Peduzzi. “I lavoratori sono esasperati – aggiunge-. Non solo gli stipendi non vengono pagati, ma la maggior parte di loro sono a rischio licenziamento. Nei centri Rirei dislocati su tutto il territorio regionale sono 214 i posti che da gennaio verranno tagliati; solo nel centro di Santa Severa su 110 dipendenti, la metà andrà a casa. Una situazione insostenibile per i lavoratori, come per gli utenti disabili e i loro familiari”. “ E’ chiaro - prosegue - che se la Regione intende continuare ad ignorare il caso Rirei, in particolare la vicenda della struttura di Santa Severa, dovrà farsi carico delle conseguenze, perché con 7/8 operatori per turno sarà impossibile dare assistenza a circa 60 utenti disabili”.

Poi Peduzzi conclude: “Ci meravigliano le dichiarazioni di solidarietà dell’onorevole Tidei che è stato sindaco di Santa Marinella dal 2005 al 2008. Non ci risulta, infatti, che in quel periodo abbia fatto molto per i dipendenti Rirei che oggi pagano sulla loro pelle il disinteresse delle istituzioni per la sorte dei centri ex Anni Verdi. Peraltro, Tidei è del Pd, il partito che alla guida della Regione trascina da anni questa vicenda senza ammettere che affidare al consorzio Rirei la gestione dei servizi di riabilitazione è stato un totale fallimento”.

Il Ponte ... Stretto


E il Ponte rimase stretto...

Mentre il Governo nazionale si accinge a sperperare miliardi di ? per il Ponte sullo Stretto, a Santa Marinella l'Amministrazione comunale non riesce neanche a completare il Ponte di via Lazio.
Dopo una chiusura per lavori, protrattasi ben oltre il tempo stabilito e una prima annunciata, poi (il giorno prima) rimandata, "risolutiva" inaugurazione, l'agognato ponte torna più stretto e più pericoloso di prima.
Un avvallamento gigantesco e seminascosto ha causato nel primo giorno di apertura più di un problema (anche serio) agli sventurati automobilisti transitati per via Lazio, con la conseguente nuova parzializzazione della sede stradale.
Ci domandiamo come il Direttore dei Lavori abbia potuto consentirne l'apertura, e come nessuno dei nostri inaugurandi amministratori abbia controllato lo stato di avanzamento dei lavori prima e la loro completa
conclusione poi. Sarà per la paura di farsi vedere a Valdambrini??
Ci domandiamo inoltre come mai tutta questa fretta nell'inaugurare un'opera priva di collaudi. Non sarà che questa amministrazione avverte il "pressing" che opinione pubblica e opposizione stanno esercitado sul problema della viabilità nel quartiere?
Per il centrodestra santamarinellese: dal Ponte sullo Stretto al Ponte
Stretto Stretto.

Circolo Prc Santa Marinella




mercoledì 9 dicembre 2009

Resistere, resistere, resistere

Tempi duri per i lavoratori.
Alla crisi dei posti di lavoro, ormai cronica e senza spiragli, si aggiungono incredibili decisioni del Governo, che lungi dall'introdurre norme che garantiscano la sussistenza di migliaia di persone, quali il salario sociale e l'estensione della Cassa Integrazione a tutte le aziende in crisi, continua a colpire le risorse dei lavoratori.
Infatti nella finanziaria uscita dalla Commissione Bilancio è uscito il classico coniglio dal cilindro. Come?
Sotto forma di scippo del Fondo Tfr, il trattamento fine rapporto dei lavoratori in bilancio all'INPS - pari a 3,1 miliardi -che andrà a coprire un terzo della manovra 2010, fino a quando (si spera) rientreranno i soldi del rinvio IRPEF di novembre 2009 (ossia luglio 2010) e i soldi dello scudo fiscale.
Chi lo ha deciso? Semplice il Governo, senza chiedere ai lavoratori PROPRIETARI di quei soldi.
Il Tfr non va toccato, sono altri i posti dove andare a pescare: evasione fiscale, tassazione delle rendite, reintroduzione della tassa patrimoniale e altri i modi per investire le (poche) risorse; altro che Ponte sullo Stretto o centrali nucleari, bisogna sviluppare energie alternative e rafforzare le infrastrutture di base.
Ma questo Governo con le "Grandi Opere" paga il balzello ai poteri forti e alle grandi lobby che oramai governano l'Italia, rovesciando fiumi di denaro nelle mani della mafia, vantandosi di combatterla mentre toglie in realtà le risorse a chi quella battaglia la fa sul campo, ossia MAGISTRATI e FORZE DELL'ORDINE, costretti a pagare di tasca propria benzina e quant'altro.
Resistere resistere resistere

mercoledì 2 dicembre 2009

Contro la crisi, noi la risposta

Contro la crisi Rifondazione c'è.
Giovedì 3 dicembre al Parco Kennedy saremo in piazza a distribuire pane a prezzi calmierati, per dimostrare che si può fare qualcosa di concreto contro la crisi.

Appuntamento alle 9.30

Il 5 Dicembre insieme per un futuro migliore