giovedì 17 febbraio 2011

Urbanistica: tre priorità per il PRC.

Il convegno organizzato il 22 gennaio 2011 dalla Lista Civica “Un’altra città è possibile” ha raggiunto il suo obiettivo imponendo su Piani Integrati e pianificazione urbana un utile e appassionato confronto, sia nella maggioranza che tra le forze dell’opposizione.

La priorità è individuata da tutti nel lungo elenco di opere pubbliche di cui S. Marinella ha bisogno, sia di urbanizzazione primaria (strade, fogne, marciapiedi….) che di urbanizzazione secondaria (scuole, asili nido, municipio, auditorium, verde pubblico, accessi al mare….); ma dove reperire le risorse se gli enti locali sono sempre più impoveriti? Ecco che il ricorso ai piani integrati o all’edilizia concordata viene presentato come inevitabile.

Il PRC ritiene invece che il Piano Integrato sia una scelta dolorosa perché esso significa, in ogni caso, aumenti di cubature rispetto al Piano Regolatore. Inoltre non si tratta sempre di un sacrificio utile. Domandiamoci infatti: è stata effettuata una verifica rispetto gli impegni già presi dai privati e mai onorati? Quali garanzie ha ottenuto il Comune di vederli ottemperati? Verranno altrimenti pagate delle penali? Tutti possono capire che se non si riesce ad ottenere dai privati quanto pattuito, viene meno qualsiasi ragione di ricorrere ai Piani integrati. Una verifica presso gli uffici tecnici sugli impegni presi è pregiudiziale a qualsiasi nuovo accordo con gli imprenditori, abituati a raggirare tempi e termini.

Secondariamente: prima di dichiarare che non ci sono risorse pubbliche, ha il Comune tentato di chiedere a Provincia e Regione fondi per la riqualificazione urbana (piani di recupero)? Ha presentato progetti di recupero ambientale allo Stato e alla Comunità Europea? Negli ultimi tre anni tutti i contributi dovuti al Comune dai cittadini per concessioni demaniali, occupazione suolo pubblico, oneri concessori per l’edificato, Bucalossi, sono stati riscossi? Ha, inoltre, il Comune adeguato tali contributi per compensare i tagli governativi agli Enti Locali?

Invece di verificare quanto sopra detto, c’è chi si affretta ad affermare che le opere pubbliche da richiedere al privato non debbano necessariamente ricadere nei terreni limitrofi all’intervento privato ma possano collocarsi anche distanti da essi. L’affermazione si motiva sulla constatazione oggettiva che in quartieri di S. Marinella degradati, saturi, già e definitivamente compromessi, lo spazio per ulteriori urbanizzazioni non esista più. Quindi si debba permettere al privato di costruire altrove.

Il Circolo del PRC ritiene che la conseguenza di una simile procedura sia la nascita di nuove realtà povere di servizi, moltiplicando la situazione di degrado. La finalità della pianificazione è invece il risanamento e la riqualificazione, non creare nuove realtà da risanare (magari con altri Piani Integrati, in un processo infinito).

Procedere alla variante generale al piano regolatore in prima istanza focalizzerebbe finalmente l’attenzione di tutti sulle infrastrutture che alla collettività servono davvero, secondariamente si dovrebbero cercare risorse pubbliche per non cedere ai ricatti dell’imprenditore di turno; in terzo luogo si dovrebbe pretendere dai privati i servizi che hanno promesso ma, come a Prato del Mare, non hanno ancora realizzato.

Circolo del PRC “Benedetti Michelangeli” di S. Marinella

mercoledì 16 febbraio 2011

Gruppo regionale FdS: internalizziamo ex “Anni Verdi”

I consiglieri regionali della Federazione della Sinistra Ivano Peduzzi e Fabio Nobile hanno presentato il 3 febbraio 2011 una interrogazione alla Presidente Polverini, in qualità di Assessore alla Sanità. Essi domandano se non si ritenga opportuno il ritorno alla gestione diretta da parte delle ASL competenti per territorio dei servizi “ex Anni Verdi”, oggi erogati dal Consorzio Ri.Rei. Tale internalizzazione non comporterebbe infatti alcun aumento dei costi bensì una riduzione degli stessi. Essi chiedono inoltre come si ritenga possibile l’affidamento definitivo della gestione al Consorzio Ri.Rei. in assenza di gara pubblica, aggirando la vigente normativa europea.

Il gruppo regionale della FdS è arrivato a questa determinazione considerando che da quando la Regione ha affidato nel 2006 la gestione dei centri ONLUS “Anni Verdi” al Consorzio Ri.Rei, sono state numerose le segnalazioni da parte delle associazioni dei genitori sulle sue inadempienze. Gravi e ripetuti ritardi nel pagamento delle spettanze dei lavoratori e le promesse mancate. Dopo più di quattro anni, la gestione di un consorzio incompetente e privo di risorse economiche si è rivelata un fallimento.

Famiglie e lavoratori non si sono fatti intimidire dalla minacce da parte del Consorzio e hanno chiesto da tempo alla ASL una vera azione di controllo sull’operato dello stesso, per garantire livelli adeguati di assistenza e cura per gli pazienti.

A seguito dell’incontro tenutosi il 21 gennaio 2009 tra il vicepresidente della Giunta Montino ed un’ampia delegazione di operatori e familiari, la Regione aveva comunque deliberato il 29 gennaio 2010 di affidare alla ASL l’accertamento dell’effettivo svolgimento delle prestazioni erogate dal Consorzio e di autorizzare la competente Direzione regionale a procedere anche in favore di un soggetto diverso.

Circolo del PRC “Benedetti Michelangeli” di S. Marinella

martedì 8 febbraio 2011

Chi è causa dei suoi mal pianga se stesso

Il Circolo del PRC di Santa Marinella ci tiene ad informare la cittadinanza e l’Avv. D’Amelio che a provocare l’inondazione del porto a seguito delle forti piogge cadute nella città domenica 30 gennaio non è stata la mancata pulizia del fosso di S. Maria Morgana, che certo sarebbe doverosa ed avrebbe diminuito la mole di detriti defluiti a mare, né la mancata opera di messa in sicurezza del fosso, bloccata da un’azione legale per incongruenze nei progetti presentati, bensì ciò che nel tempo si è creato e che è andato a deviare la naturale foce del fosso. Stiamo parlando di un parcheggio per carrelli delle barche costruito all’ estremità ovest dell’area portuale e rialzato di un metro e mezzo dal livello del mare. La barriera è inoltre protetta da enormi pietre, nel bel mezzo della foce del fosso di S .Maria Morgana, già più volte spazzate via dalla corso a seguito delle forti piogge.

Infatti il corso d’acqua, vedendosi impedito il normale tragitto, si è trovato dei canali di sfogo alternativi; uno di questi è sfociato nel porto altri invece lungo la spiaggia adiacente il fosso.

Chi dovrebbe risentirsi non è l’avvocato D’Amelio bensì i proprietari delle ville site in quest’area, le quali hanno riportato allagamenti causati proprio dalla deviazione creata dalla Porto Romano.

Non ci stupisce che la Porto Romano strumentalizzi la pubblica sicurezza per rivendicare ciò che in passato le è stato legittimamente contestato, presentando il conto a seguito di una situazione di emergenza causata, però, da chi la denuncia.

Circolo del PRC “Benedetti Michelangeli” di S. Marinella