venerdì 30 ottobre 2009

Marrazzo doveva dimettersi prima

Lo scandalo fatto di trans, cocaina e carabinieri corrotti che ha travolto Marrazzo riguarda la sua persona e a noi non deve interessare” spiega Ivano Peduzzi, capogruppo Prc alla Regione. Per il gruppo regionale di Rifondazione Comunista "Marrazzo avrebbe dovuto autosospendersi ben prima e per quanto fatto, e non fatto, in questi anni di governo". Partendo dalla questione dei rifiuti fino ad arrivare alla sanità, passando per l'emergenza abitativa e le politiche infrastrutturali, sono diversi i punti del programma elettorale 2005 dell'allora Unione non solo disattesi, "ma alcune volte letteralmente invertiti" spiega Peduzzi.

Rifiuti ed energia - Non basta che una Regione dica "no al nucleare" per potersi definire dalla parte dell'ambiente, soprattutto quando, da Malagrotta ad Albano, da Aprilia a Civitavecchia, l'unico motore a far girare gli ingranaggi della Regione Lazio è quelli degli interessi privati dell'imprenditore "alla vaccinara" Manlio Cerroni, del "libero editore" Carlo De Benedetti e della "onnipotente" Enel. Grazie alle puntate di Report sull'Oro di Roma, tutti sanno il ruolo dominante nel settore dell'incenerimento dei rifiuti e lo stretto rapporto con alcuni esponenti della Giunta Marrazzo della Co.ge.ma. di Manlio Cerroni. Ora, dopo Malagrotta, grazie alla Regione che ha rilasciato, in data 13 agosto, l'Autorizzazione Integrata Ambientale nonostante studi epidemiologici abbiano detto "no" alla combustione di rifiuti nella zona dei Castelli Romani, potrebbe a breve iniziare la cantierizzazione del gassificatore di Albano. Pochi, soprattutto i lettori di Repubblica e de L'Espresso , sono invece a conoscenza del peso nel settore energetico di Carlo De Benedetti. La "sostenibile" Sorgenia, società energetica del Gruppo Cir, è infatti riuscita, con le sue pressioni, a far cambiare idea a Marrazzo sulla centrale a turbogas che dovrebbe sorgere ad Aprilia (Latina), in località Campo di Carne. "Datemi un solo motivo perché questa centrale è pericolosa per la salute dei cittadini e io mi batterò con voi" disse l'allora candidato presidente Marrazzo intervenendo, in campagna elettorale, ad Aprilia. Ebbene, nonostante vi siano molte incognite sulla "sostenibilità" dell'impianto, soprattutto dovute alla regolarità della Valutazione di Impatto Ambientale, ormai scaduta, i cantieri della centrale sono ripresi nel totale disinteresse dell'organo preposto alla tutela dell'ambiente (e della salute dei cittadini): la Regione, appunto. Per non parlare della situazione della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, oggi in funzione nonostante non sia stata ancora rinnovata l'AIA, scaduta nel dicembre 2008, dove Marrazzo, dopo mesi di sostegno ai cittadini mobilitati contro il carbone, ha avuto un ruolo determinante nel facilitare i progetti della multinazionale Enel. Dopo aver scritto, a pagina 72 del suo programma elettorale, di voler "impedire la riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord", a partire dal dicembre del 2007 ha iniziato una serie di incontri separati tra Enel e i Sindaci "resistenti" dei comuni attorno alla centrale per far si che una valanga di milioni di euro togliesse ogni perplessità sulla potenza inquinante dell'impianto.

Sanità - Dopo aver chiuso gli ospedali Forlanini e San Giacomo, a Roma, il commissario alla Sanità, Piero Marrazzo, ha fatto marcia indietro sulla struttura di via del Corso: per mesi il comitato "Salviamo il San Giacomo" si è infatti battuto per evitare la morte dell'unico ospedale del centro di Roma, ma i troppi interessi che si erano mossi intorno a una struttura di valore inestimabile a pochi passi da Piazza del Popolo, hanno portato la Regione Lazio a chiudere il nosocomio. Ma il gioco è saltato per "colpa" dei cittadini che hanno resistito, fino alle cariche, all'interno dell'ospedale chiuso precisamente un anno fa. Niente albergo di lusso, quindi. Ora o quell'edificio tornerà ad essere ospedale o, per legge, dovrebbe rientrare in possesso della proprietà, la famiglia Salviati. E allora ecco che il 15 ottobre, in piena discussione sul piano sanitario regionale, Marrazzo dichiarò che "il nuovo San Giacomo riaprirà trasformato in "un centro per assistere malati terminali, con residenze per anziani e con un centro di igiene mentale". La chiusura si è quindi trasformata, in un solo anno, in "riconversione". Tutto questo in uno scenario, quello del piano sanitario approvato la scorsa settimana, che ignora il fallimento delle politiche aziendalistiche e l'incompiutezza del processo riformatore iniziato negli anni settanta. "In particolare - spiega Peduzzi - il piano risulta deficitario sulla prevenzione primaria e sull'organizzazione sul territorio dei servizi socio-sanitari, che sono elementi qualificanti per ridurre la spesa". In sostanza "la nuova proposta di programmazione sanitaria continua a inseguire un modello che si è dimostrato inefficiente e dispendioso e che persino gli Stati Uniti stanno provando a superare". Il tutto, ovviamente, calato dall'alto essendo mancati reali processi di condivisione con utenti e operatori "che sono fondamentali per valutare i bisogni e trasformare i programmi in atti concreti".

Emergenza abitativa - Un piano edilizio e non un piano casa. Così l'assessore alla Casa, Mario Di Carlo, ha definito il Piano Casa del Lazio. Solo la pressione (e le manganellate subite fuori dalla Regione) della Rete romana per il diritto all'abitare ha fatto in modo che "qualcosa" da quella legge uscisse anche per le case popolari. Perché se i vertici regionali si sono mostrati molto interessati alla possibilità di una piano casa come quello fornito da Berlusconi, sono tutt'oggi "poco attenti" a quanto proposto "dal basso" con la legge d'iniziativa popolare sul diritto all'abitare: 100 mila case popolari in 8 anni, il recupero del patrimonio pubblico e privato inutilizzato, la difesa del territorio e dell'agro romano, la realizzazione delle case dove esistono servizi e trasporti pubblici.

Infrastrutture Due città e due paesi per descrivere tutta la politica regionale a riguardo: Roma e Latina, Cisterna e Valmontone. Quattro località che, nei progetti, dovrebbero essere unite dal Corridoio Intermodale: un bel modo di dire "autostrada" e "bretella". Autostrada Roma-Latina al posto dell'attuale Pontina e bretella per collegare la nuova "grande opera" con l'A1. "Assolutamente contrario al progetto" si disse, in campagna elettorale, Marrazzo che, con la sua Giunta, è in attesa dei finanziamenti del Cipe per un'inutile opera che costerà complessivamente ben 2,2 miliardi di euro, dei quali 1,4 (a fronte degli 850 previsti dall'allora Giunta Storace) per la sola Roma-Latina, voltando così le spalle ai cittadini che saranno coinvolti dall'esproprio della propria terra, casa, attività, al Wwf e a Italia Nostra e non considerando i pareri contrari della Sovrintendenza, dell'ente "Parchi Roma Natura", dei consigli comunali di Pomezia e Ardea e delle 12 mila firme raccolte in calce alla petizione popolare. Il tutto senza pensare minimamente alla messa in sicurezza della statale Pontina, una strada da 14 morti l'anno.

mercoledì 14 ottobre 2009

Contro il caro-vita Gruppi di acquisto popolari!!



Il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti Italiani di Santa Marinella organizzano per Giovedì 15 ottobre, dalle ore 9 alle 12.30, presso il Mercato del Parco Kennedy, il primo banchetto del GAP - Gruppi di Acquisto Popolare. E' un invito alla riflessione che parte da un gesto concreto: distribuiremo 100 kili di pane a 1 euro al kilo. Abbassare i prezzi per i beni di prima necessità è doveroso, eliminando gli intemediari tra produttore e negoziante è possibile.
Aderisci al Gap Alto Lazio.

DIRETTORE GENERALE: LA GIUNTA NON RINNOVA IL CONTRATTO

La giunta ha deciso di rinunciare alla costosissima quanto inutile figura del supermanger, “licenziato” con ben 15 mesi di preavviso, dando in questo modo ragione a quanti sostenevano che la spesa non solo ingente ed inutile ma anche illegale, dato che il nostro comune non supera i 15.000.
Le numerose interrogazioni e gli interventi in consiglio comunale della lista “Un’altra città è possibile” non erano riuscite a mettere in discussione l’assunzione di un direttore generale senza concorso, per un comune non solo piccolo ma in cui molti dei servizi sono esternalizzati (es. multiservizi), per cui i cittadini pagano già dignitosi stipendi a consigli di amministrazione e direttori vari. Ma quello che non riuscì alla lista civica è riuscito alla UIL che ha presentato il ricorso alla corte dei conti, proprio sulla famosa questione dei 15.000 abitanti. La cattiva coscienza della presente amministrazione l’ha fatta recedere dalla pessima scelta, difesa con tanta spocchia in consiglio comunale.
Il pressappochismo dei nostri amministratori si commenta un po’ da sé, se non fosse sempre pantalone a pagarne i danni, visto che stipendi e liquidazione sono costati ca. 180.000 di pubblico denaro, trasferito nelle tasche di un “amico degli amici”.

Il Circolo del PRC “Benedetti Michelangeli”e PdCI di S. Marinella

venerdì 9 ottobre 2009

Ciao Antonio

Compagni, ci ha lasciato Antonio Bargiacchi, storico compagno iscritto al nostro Circolo. Aveva 75 anni e da sempre era un comunista. Tutti noi lo ricordiamo alle nostre Feste con il suo Apetto a scarrozzare materiale e a farci compagnia fino che a potuto.
Domani alle 15 ci saranno i funerali.

martedì 6 ottobre 2009

Santa Marinella, Itaglia

Un nuovo inverno si avvicina per la nostra città. Un inverno fatto di inciuci e accordicchi tra giunta e imprenditori edili (che differenza c'è?).
Nuove lottizzazioni dalle quali ottenere qualche briciola di urbanizzazioni postume (che in paesi civili dovrebbero essere preventive...): giudici, quartaccia, perazzeta, via Calabria, Cementificio, ecc. ecc. In crescendo...
C'è da aver paura per una cittadina di 18.000 abitanti (quando je pare a Lorsignori) con case vuote per una capienza di 70.000. C'è da aver paura per noi, per chi ha la malaugurata idea di avventurarsi per via Valdambrini (in attesa, poi, della cambiale - uffici comunali) per spiccare il volo tra via Elcetina e la Fornacetta. Il volo, si, perché in auto non è aria...
C'è il Porto e il suo eterno-etereo ampliamento, il cui progetto come un'araba fenice risorge ad ogni primavera per poi affogare nel nulla delle nostre estati.
Ci siamo noi e le nostre coscienze. Addormentate in un paese, il nostro, metafora dell'Italia, con le scimmie cittadine che non vedono nono sentono e non parlano. Questuano.
Del resto chi corrompe guida il paese e se deve 750 milioni di euro si scende in piazza per difenderlo, non per farlo arrestare.
I grandi temi sono lo specchio delle nostre piccolezze.
C'è un filo conduttore che annebbia le menti di chi vede sprofondare Santa Marinella insieme all'Italia.
Diventare ricchi con le buone o le cattive, fottendo gli altri, l'ambiente e se stessi.
Perché come dicono in Inghilterra (in prima serata) se a Berlusconi gli dici fottiti, lui ci fa un pensierino.
Ma poi ci ripensa, ci sono ancora metà italiani non ancora appecoronati.
Sotto a chi tocca....

venerdì 2 ottobre 2009

Tutti a Roma!


Il Circolo PRC Mario B. Michelangeli di Santa Marinella aderisce con convinzione alla manifestazione nazionale del 3 ottobre proposta dal Coordinamento Precari Scuola di Roma. In particolare, Rifondazione Comunista condivide integralmente la piattaforma rivendicativa dei precari in quanto, oltre a richiedere la salvaguardia dei posti di lavoro e dei livelli occupazionali nel settore, pone questioni generali essenziali per la difesa della scuola pubblica e della sua qualità contro gli attacchi del governo delle destre.
Il PRC, inoltre, apprezza lo spirito unitario che anima l'iniziativa dei precari grazie al quale il rispetto dell'autonomia del movimento si coniuga positivamente con l'esigenza di coinvolgere in un rapporto di collaborazione forze sindacali e politiche, senza artificiose preclusioni.
La manifestazione del 3 ottobre rappresenta una tappa importante, in continuità con il percorso di lotta che già vede diversi appuntamenti in calendario organizzati dalla Cgil e dal sindacalismo di base, che può contribuire a dare respiro all'iniziativa, nell'ottica di sviluppare, rafforzare e far durare nel tempo il movimento di lotta contro le scellerate politiche del governo.
In tal senso, il PRC è impegnato a tutti i livelli, nazionale e territoriali, per dare sostegno attivo alla riuscita della manifestazione del 3 ottobre e invita tutte e tutti ad aderire.
Confermiamo anche l'adesione di Rifondazione comunista alla manifestazione nazionale per la liberta' di stampa indetta per lo stesso giorno a Piazza del Popolo a Roma.
L'appuntamento per tutti coloro volessero partecipare è per sabato 3 ottobre alle ore 13.30 presso la stazione di Santa Marinella, da dove in treno raggiungeremo Roma.