martedì 29 maggio 2012

Campagna a sostegno dei referendum per l’abrogazione del vitalizio dei consiglieri e degli assessori della regione Lazio

Si informa la cittadinanza che presso la segreteria del Comune di Santa Marinella sono stati depositati n.° 10 (dieci) moduli per la raccolta delle firme per sostenere i referendum per l’eliminazione del vitalizio dei consiglieri e degli assessori della Regione Lazio, presentati dalla Federazione della Sinistra.
Sarà quindi possibile firmare da oggi fino al 14 settembre, termine ultimo della campagna referendaria per tagliare il vitalizio dei consiglieri ed assessori regionali.
Attraverso il referendum abrogativo, che sta prendendo il via con banchetti per la raccolta firme dislocati nelle cinque provincie laziali, la Federazione della Sinistra vuole restituire equità sociali e porre fine a un privilegio particolarmente insopportabile in un momento in cui le condizioni di vita di gran parte della popolazione peggiorano sempre di più. A causa di una gestione della crisi che penalizza i più senza intaccare i privilegi di pochi.
Solo in questa legislatura sono 85 i consiglieri e gli assessori a cui viene operata la trattenuta per il cosiddetto “Fondo di Previdenza”, meglio conosciuto come vitalizio.
Un uscita che mensilmente costa al Consiglio Regionale 128.521 euro, per un importo annuo pari a euro 1.542.000, a cui si aggiunge il costo sopportato da questa amministrazione per il pagamento del vitalizio agli ex consiglieri che godono di tale privilegio, che ammonta a 1.218.000 euro al mese.
In vitalizi gli attuali consiglieri regionali costeranno ulteriori 4.500.000 euro annui, una volta raggiunta l’età per l’accesso al beneficio. Questo costo si andrà ad aggiungere ai 17.000.000 di euro già spesi annualmente dal Consiglio Regionale per i 221 ex consiglieri che attualmente ne usufruiscono.
Quindi a partire dai 50 anni e per tutto il resto della loro vita questi consiglieri percepiranno un vitalizio mensile di euro 4.400 per una sola legislatura, che potrà esser riversato – in caso di morte del beneficiario – alla moglie, oppure al figlio fino ai 26 anni, oppure alla convivente.
Se è vero che l’aspettativa di vita – quel criterio in base al quale l’età per l’accesso alle pensioni è salita a 67 anni – è oggi di 84 anni, in 34 anni di beneficio (restando inalterati i costi attuali) gli 85 consiglieri costeranno alle casse regionali 153 milioni di euro.
La partita in gioco è alta perché la vittoria del referendum porterebbe ad un risparmio di più di 4 milioni di euro l’anno, solo eliminando i vitalizi dei consiglieri regionali attualmente in carica. Si tratta di fondi pubblici che potrebbero esser riversati in sanità, cultura, trasporti e servizi sociali.
Servono 50.000 firme per dire Stop ai Privilegi! Partecipa anche tu per risanare la Politica!
I cittadini che intendono firmare i quesiti devono rivolgersi presso l’ufficio anagrafe del comune di Santa Marinella, sito in Lungomare G.Marconi 101, negli orari di apertura al pubblico: lunedì-martedì-mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17.15; martedì e giovedì dalle ore 15,15 alle ore 17,15.

Federazione della Sinistra di Santa Marinella

mercoledì 23 maggio 2012

DOMENICA FESTA CON DIBATTITO AL CASTELLO DI SANTA SEVERA

Domenica 27 maggio, a partire dalle ore 10.00, si terrà presso il Castello di Santa Severa la prevista festa “Facciamo la festa al Castello prima che gliela facciano gli altri!” organizzata dal “Comitato per il Castello”, promosso dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, e ora ufficialmente composto da circa un migliaio di cittadini facenti parte delle Associazioni Lituus, Scuolambiente, Le Voci, Marevivo, Assovoce, Centro Studi Aurhelio, Salviamo il Paesaggio, Accademia Kronos, Incontro e Territorio, Città del Mare, Cantiere dell’Arte, Nautica Campo di Mare, E20, Treestyle, Azimuth e NAAC. Per la mattina si prevede l’apertura dei punti informativi e il pubblico dibattito sul futuro del castello al quale sono stati invitati il Sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca, il presidente della Provincia di Roma On. Nicola Zingaretti e la presidente della Regione Lazio On. Renata Polverini. Il Comitato ha esteso gli inviti anche a tutte le forze politiche locali e regionali, alle Associazioni ed ai cittadini del litorale nord di Roma. Al dibattito seguiranno brani musicali e letterari proposti dal coro della Lituus e da Le Voci di S. Marinella.
Nel pomeriggio alle 16.00 sono previsti i “Giochi antichi per i ragazzi”, i “Pittori all’aria aperta” e l’apertura della mostra “Santa Severa tra leggenda e realtà storica: scavi e scoperte nel castello di Santa Severa” e del Centro Studi Marittimi “Pyrgi Sommersa” a cura del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e dell’Accademia delle Arti di Pyrgi. Alle ore 18.00 chiuderà la manifestazione l’esibizione del coro Saint John Gospel Choir del Cantiere dell’Arte, in onore del Castello.
Durante il dibattito il Comitato presenterà una propria proposta di valorizzazione del complesso monumentale da sottoporre alla cittadinanza e alle forze politiche del territorio affinché possa essere condivisa e portata avanti nelle sedi opportune. Sarà duramente combattuta qualsiasi ipotesi di “privatizzazione strisciante” del bene o di destinazione d’uso a fini commerciali non compatibili con l’alta valenza culturale del monumento. Il Comitato ritiene che prima di tutto debba essere assicurata la valorizzazione culturale pubblica del complesso in quanto testimonianza storico- archeologica del passato del nostro territorio e in secondo luogo, nella dovuta maniera e nel totale rispetto del bene, prevedere attività di autofinanziamento attraverso la gestione del centro congressi
e del punto di ristoro. Le Associazioni sono ferme nel ritenere che la Rocca del Castello con l’annessa Torre Saracena possano essere solo e soltanto “il museo di se stesse” dove i visitatori potranno trovare raccontata con reperti, documenti, plastici e ricostruzioni multimediali la storia del castello e della sua tenuta nel corso dei secoli, dal martirio di Santa Severa ai giorni nostri. Nel complesso della Rocca, oltre al museo, possono essere ospitati laboratori, sale riunioni, spazi per mostre temporanee ed altri servizi culturali a disposizione del pubblico e delle Associazioni. 
Ancora una volta domenica 27 sarà l’occasione per ricordare le semplici richieste, tuttora senza risposta, che da circa due mesi sono state rivolte ai politici di tutti gli Enti locali interessati al futuro del castello:
1. Istituzione di un tavolo di lavoro “tecnico-politico” tra Regione, Provincia e Comune per affrontare le problematiche relative alla definizione del futuro del castello in modo chiaro, condiviso e sinergico.
2.Ripristinare subito il servizio di manutenzione, pulizia e custodia del castello che fino al 2011 è stato assicurato dal Comune di Santa Marinella, tramite un contributo della Regione (Bilancio Regionale 2010 capitolo G21504 di € 200.00 “Concorso regionale al Comune di Santa Marinella per lavori edilizi, allestimento attrezzature e guardiania nel castello di Santa Severa”) che purtroppo è stato completamente tagliato nei due bilanci regionali del 2011 e 2012. Il castello e il suo borgo sono da tempo privi di controllo e pulizia, 6 operai addetti sono stati licenziati.

3. Riaprire il complesso monumentale alle visite guidate che gli operatori museali hanno sempre condotto, dal 1996 fino all’inizio del cantiere di restauro nel 2005, consentendo a migliaia di cittadini e turisti di accedere alla Torre Saracena, alla Rocca e ai suoi fossati, alle chiese del borgo, alle mura poligonali nella Cantina della Legnaia. Questa semplice operazione consentirebbe subito di stabilizzare l’occupazione dei 5 operatori e di prevederne l’assunzione di altri. Appuntamento domenica 27 maggio per fare “La Festa al Castello prima che gliela facciano gli altri!”
 
Il Comitato Cittadino per il Castello di Santa Severa

lunedì 14 maggio 2012

IL LAVORO NON E’ UNA MERCE Ciclo di film dedicato al tema del lavoro.


Nel pieno di una crisi economica durissima, che sta falcidiando posti di lavoro, speranze di un futuro per i giovani ma anche i diritti sindacali e pensionistici, vorremmo proporre un breve ciclo di film dedicati al tema del diritto e dignità del lavoro.

Martedì 15 maggio - Il posto dell’anima, di Riccardo Milani (Italia, 2003)

Martedì 22 maggio - A tempo pieno, di Laurent Cantet (Francia,1999)

Martedì 29 maggio - I lunedì al sole, di F. LeonDeAranos (Spagna, 2002)

Martedì 5 giugno - Paul, Mick e gli altri, di Ken Loach (Gran Bretagna, 2001)

Le proiezioni inizieranno alle 19.30

presso il Circolo del PRC “Bendetti Michelangeli”, Via A. Volta n. 1.

La visione sarà a sottoscrizione volontaria.

Per la selezione dei film e schede critiche si ringrazia Carmen Minieri.

L’iniziativa è a cura del Circolo del PRC-FdS “Benedetti Michelangeli”, del PD di S. Marinella, dell’Associazione “Enrico Beringuer”, Lista civica “Un’altra città è possibile”.

Per informazioni contattare: cell. 330 674159, e. mail: elisagallo@libero.it

lunedì 7 maggio 2012

Appello per la manifestazione del 12 maggio 2012

Mai come in questo momento la Costituzione della Repubblica rischia di essere travolta a partire dall’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Il valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni al sistema istituzionale del nostro Paese.
Il Governo Monti, pur formalmente legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce al di fuori di un mandato popolare.
L’introduzione del vincolo del pareggio di bilancio subordina l’esigibilità dei diritti sociali e alla salute, all’istruzione, alla previdenza e all’assistenza alle “superiori” ragioni del mercato.
La riforma del lavoro, con lo svuotamento dell’articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di destrutturazione per l’attacco portato dal governo Berlusconi alla contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale.
Queste politiche sono tanto inique socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e stanno portando il paese in un baratro senza precedenti.
Opporsi a queste politiche e concorrere alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito urgente che abbiamo tutti noi, in Italia ed in Europa.
Un’alternativa che contrasti effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per distruggere i diritti sociali.
Un’alternativa volta a redistribuire la ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare ed estendere il sistema di welfare.
Un’alternativa che si fondi sulla centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura, ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione.
Un’alternativa all’insegna di politiche di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica diminuzione delle spese militari.
Per queste ragioni, facciamo appello a scendere in piazza il 12 Maggio a Roma.
Contro il governo Monti, le politiche della BCE, della UE e il Fiscal Compact.
Per difendere la democrazia, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la Costituzione, per l’Europa sociale.

Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Sandra Amurri, Cesare Antetomaso, Giorgio Arlorio, Angelo Baracca, Vittorio Bardi, Glauco Benigni, Paolo Berdini, Marco Bersani, Ciccio Brigati, Benedetta Buccellato, Loris Campetti, Massimo Carlotto, Francesco Caruso, Antonio Castronovi, Adelmo Cervi, Alessio Ciacci, Paolo Ciofi, Giorgio Cremaschi, Ciro D’Alessio, Alessandro Dal Lago, Roberto D’Andrea, Dante De Angelis, Walter De Cesaris, Marco Dentici, Paolo Di Vetta, Mario Dondero, Riccardo Faranda, Amedeo Fago, Anna Fedeli, Gianni Ferrara, Agostino Ferrente, Guglielmo Forges Davanzati, Calogero Giallanza, Alfonso Gianni, Peppe Giuffrida, Haidi Giuliani, Carlo Guglielmi, Margherita Hack, Beniamino Lami, Guido Liguori, Mimmo Loffredo, Fabio Massimo Lozzi, Alberto Lucarelli, Gianni Lucini, Silvia Luzzi, Cecilia Mangini, Gianfranco Mascia, Magda Mercatali, Bartalo Mancuso, Citto Maselli, Ugo Mattei, Sandro Medici, Dino Miniscalchi, Roberto Musacchio, Loretta Mussi, Giovanni Naccari, Giorgio Nebbia, Carla Nespolo, Nicola Nicolosi, Luca Nivarra, Fulvio Vassallo Paleologo, Valentino Parlato, Ciro Pesacane, Ulderico Pesce, Barbara Pettine, Francesco Piccioni, Silvana Pisa, Vito Francesco Polcaro, Gabriele Polo, Pierpaolo Pullini, Franca Rame, Gianni Rinaldini, Annamaria Rivera, Renzo Rossellini, Alessandro Rossetti, Franco Russo, Nino Russo, Ersilia Salvato, Patrizia Sentinelli, Adriano Sgrò, Vauro Senesi, Marino Severini, Bebo Storti, Fabrizio Tomaselli, Unione Inquilini, Vittorio Vasquez e il gruppo consiliare Napoli è TUA;

Buone notizie dall'Europa

di Paolo Ferrero
I risultati delle tornate elettorali che si sono svolte ieri in Europa sono complessivamente molto positivi.
1) In Grecia i partiti che hanno gestito il Memorandum e le politiche di tagli sono stati duramente puniti e non hanno la maggioranza dei consensi. Syriza - che fa parte del Partito della Sinistra Europea ed ha la nostra stessa linea - è andata molto avanti e sono andati bene il KKE che esce rafforzato dalle elezioni e ha preso voti anche Sinistra Democratica che si pone a metà strada tra Syriza e il Pasok.
Giustamente Syriza aveva proposto prima delle elezioni una alleanza di sinistra a KKE e SD: se fosse stata fatta, grazie al premio di maggioranza, le forze della sinistra - che sono contro il memorandum - potrebbero oggi governare la Grecia, uscendo così da sinistra dalle politiche europee. Il settarismo del KKE e la moderazione di SD hanno impedito questa alleanza che avrebbe corrisposto agli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici greche e avrebbe potuto determinare un vero terremoto in Europa.
Vedremo nelle prossime ore se le forze di sinistra riusciranno comunque a capitalizzare l'ottimo risultato raggiunto.
2) In Francia Hollande ha vinto contro Sarkozy e questo è un buon risultato. Vedremo dopo le elezioni legislative i reali rapporti di forza parlamentari e quindi il peso che potrà avere il Front de Gauche e il peso al contrario delle spinte centriste. In ogni caso la vittoria di Hollande apre una crepa nelle politiche europee a trazione tedesca e questo è buono.
3) In Germania abbiamo la sconfitta della coalizione di governo della Merkel e questo è un risultato positivo. Abbiamo però parallelamente la sconfitta della Linke e il crescere in particolare di verdi - che in Germania sono molto moderati - e pirati, che esprimono una protesta contro il sistema politico che anche noi in Italia conosciamo. La settimana prossima vi saranno elezioni regionali più importanti (nel lander più popoloso) e vedremo li cosa succede ma in ogni caso che la Merkel non riesca a costruire consenso sulla sua linea è assolutamente positivo.
4) In questo contesto vi è una generale avanzata di forze razziste e di estrema destra, in Grecia dichiaratamente naziste. Il fenomeno è molto pericoloso ma dobbiamo affrontarlo in modo razionale: la crescita delle destre è una risposta reazionaria al fallimento delle politiche europee. Battere le politiche europee attraverso un movimento di massa antiliberista e togliere l'acqua in cui nuotano le destre estreme sono le due facce della stessa medaglia. Da questo punto di vista sia in Grecia che in Francia la Sinistra ne esce molto rafforzata ed in grado di giocarsi la partita sia contro le destre tecnocratiche che contro le destre populiste. La partita si gioca come sempre a livello di massa e su questo terreno siamo messi meglio oggi che prima delle elezioni.