mercoledì 19 settembre 2007

io centro

Gli abitanti di Via Valdambrini, Belvedere, Colfiorito stanno raccogliendo le firme.
C'è per loro la necessità di avere un centro commerciale dove fare la spesa.
E' infatti impensabile che un cittadino che paga le tasse debba arrivare fino al DI per Di di via delle Colonie o all'Elite sull'Aurelia per acquistare un litro di latte!
Il quale (il latte o il cittadino, è indifferente) nel tragitto di ritorno a casa, per esempio a via Elcetina, si trasformerebbe in ricotta, a causa del riscaldamento della terra dovuto all'inquinamento da cacca di mucca, con grave pregiudizio della salute propria e dei propri familiari.
L'unica fonte di attrito nel compatto comitato pro-centrocommerciale è la catena di distribuzione del nuovo iperstore.
Infatti i cittadini hanno indetto un referendum per scegliere tra i vari Conad, Elite, DiperDi, Coop, ecc.ecc.visto che le raccolte punti sono parte fondamentale dell'economia famigliare.
Chiedono inoltre che il Signor Sindaco, sempre vicino ai problemi della gente, faccia rispettare i risultati del voto, espressione di democrazia diretta, con la possibilità di accoppiare a tale voto le votazioni per il nuovo segretario del PD.
Sollecitiamo quindi l'amministrazione a prendere posizione su tale tema, e a programmare un serio piano commerciale per venire incontro alle esigenze dei cittadini-consumatori.
E per evitare sollevazioni popolari, visto che a Via dei Fiori non è previsto nessun centro commerciale e i cittadini stanno scendendo sul piede di guerra.
Fonti interne all'Amministrazione ci fanno sapere che L'Elite sarà penalizzata per la presenza sul territorio di un supermercato e di un futuro iperstore nell'area dell'ex-mobilificio Pierucci.
Lì invero ricordiamo la strana battaglia dei nostri amministratori per evitare la nascita di un nuovo centro commerciale, i quali (amministratori) di persona parteciparono all'asta per acquisire l'area e trasformarla in un centro sociale polivalente e con servizi gratuiti per la cittadinanza (come asilo nido, poliambulatorio, centro giovanile, teatro) con annessa spiaggia pubblica.
Ma erano altri tempi, fortunatamente i nostri sono rinsaviti....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Santa Marinella e i suoi abitanti non meritano altro che un bombardamento tipo dresda nel 45. per poi ricostruire tutto, compresa la popolazione. E noi che se sbattemo pure

Unknown ha detto...

Perchè far arricchire un fabbrica di armi, ci pensasse la natura con un bel tsunami per spazzare via il putridume e l'opportunismo degli abitanti di Santa marinella