giovedì 13 settembre 2007

Proletari di tutto il mondo... vendete le quote dei fondi d'investimento!!

Quale è la nostra prospettiva?
Perché continuare a definirci comunisti? Ci può bastare essere antiliberisti, ci può bastare limitare la furia del capitale? Quali risposte dare oltre alla ricerca del meno peggio?
Non leggo più il Manifesto perché punta alla distruzione dell'ideale comunista, anzi dell'idea stessa di comunismo in funzione di una presunta e leggera unità d'azione della sinistra diffusa.
Ma in quale prospettiva? Se non ho un modello per sostituire questo tipo di società che cosa mi riprometto do ottenere?
Ci può bastare un mondo con auto a idrogeno, commercio equo, decrescita, libertà di stampa , Beppe Grillo, ecc.ecc.
Ci può bastare "lottare" per il tozzo di pane senza poter neanche usare questa parole perché il gergo militare è violento?
Il capitale ci rompe il culo, chi più chi meno, scusate il francesismo postrivoluzionario...
Qualcuno mi spieghi perché non dovremmo puntare almeno nel lungo periodo (tranquilli tutti!!) al superamento della proprietà privata?
Tanto prima o poi la proprietà ci supererà tutti!
Crollino le banche, le borse, le speculazioni, perché il comunista non ha paura dell'investimento ad alto rischio, anzi dalla crisi della società capitalista dovrebbe trarre un vantaggio.
Perché non ci basta che ci sia un semplice risveglio sociale. L'unico risveglio è socialista! (con tutte le attenzioni per l'abuso di tale termine).

Dall'intervento del compagno Walter Veltroni di fronte alla Confindustria del Lazio.

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