venerdì 8 gennaio 2010

L’ideologia dell’edilizia concordata

La maggioranza Bacheca ha approvato il 28-12-09, in assoluta solitudine (visto l’abbandono dell’aula dell’opposizione per protesta), una delibera intitolata “Indirizzo interventi strategici sul territorio”. Essa sancisce, in sintesi, l’abbandono di qualsiasi pianificazione (né PRG né sua eventuale variante generale) in favore dell’edilizia concordata in tutte le aree di S.Marinella e S. Severa ancora edificabili (Quartaccia, Prato del mare, Belvedere, Bellavista, S. Severa, ecc., ecc.).
Riteniamo che il ricorso allo strumento dell’edilizia concordata richieda agli amministratori idee molto chiare su quello che deve essere l’uso e la tutela del territorio, nell’interesse della collettività.
Un amministratore dovrebbe cioè conoscere le esigenze abitative, economiche, della mobilità, del turismo, dovrebbe pretendere adeguati servizi, verde, parcheggi, il rispetto dei regolamenti edilizi, concepire criteri generali sulla biocompatibilità, pannelli solari, risparmio energetico. Concordare con il privato significa

non recedere da controlli, dal rispetto delle regole. Ma il concetto che i nostri amministratori hanno dell’edilizia concordata è invece quello della maggiore velocizzazione dei tempi, superamento di tanta noiosa burocrazia, soppressione di tanti lacci e lacciuoli, un grande incoraggiamento ai costruttori a farsi avanti in modo da “mettere in moto l’economia”. Accordo dopo accordo la città diventa sempre più brutta, scomoda, cementificata. Gli ecomostri ed i quartieri sprovvisti di strade di collegamento e fogne, le palazzine appiccicate e la scomparsa delle aree verdi sono una realtà a cui ci stiamo abituando, destinata a continuare. I nostri amministratori nutrono una fede cieca nel privato e nel ruolo “deregolamentatore” dei governi, a dispetto dei pessimi frutti di questa politica. Ma non erano state superate tutte le ideologie?

Il Circolo del PRC di S. Marinella “Benedetti Michelangeli”

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