Ieri sera la trasmissione "Italia in diretta" è stato un colpo al cuore della politica (quella con la p minuscola). E un colpo al cuore di chi era "innamorato" del compagno Bertinotti.
Verso la fine della puntata quando si parlava di mafia e politica ho notato quanto il compagno Bertinotti sia ormai lontano dalla realtà.
Quanto si sia incarnato in un sistema che parla parla parla ma è condannato dai propri interessi a non agire.
La situazione della giustizia in Calabria è da film horror. Eppure non si fa nulla, e Bertinotti l'unica cosa che sa dire è che ci sono politici che sono morti nella lotta alla mafia.
Un comunista CON UN RUOLO ISTITUZIONALE COSI' IMPORTANTE di fronte a quelle immagini e quelle parole SI RIPROMETTE DI LOTTARE PER CAMBIARE QUELLA SITUAZIONE, ALTRIMENTI SI DIMETTE!
Bertinotti invece difende la sua posizione e sembra quasi scocciato da quella situazione di povertà materiale e sconforto umano.
Dice che non ha responsabilità, quasi che il Presidente della Camera sia un due di picche qualunque.
Speriamo si svegli.
Si schiera intanto la Fiom e noi siamo con loro. Una volta tanto complimenti a Liberazione che ieri ha anticipato la notizia e a Rifondazione che si schiera con la Fiom.
Un vaffa lo mando di cuore a Beppe Grillo, il cui lavoro ho sempre apprezzato, ma che sinceramente non capisco più. Si diceva che era triste il paese in cui i comici devono fare politica e i politici fare i comici. Ebbene anche lui è diventato un politico e per giunta giustizialista e qualunquista.
Delle due l'una o gli è sfuggito di mano il cavallo o si è accorto che il cavallo è da corsa....
mercoledì 12 settembre 2007
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2 commenti:
Manco a annassene c'è riuscito l'hanno cacciato!!
Benzo Rarbazza in esilio (esilio?) in siberia!!
me so sbajato post
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